Vincenzi: “La soluzione trovata sugli inerti non mi piace”
Così il presidente della Provincia in merito alla gestione transfrontaliera dei materiali ieri approvato in Consiglio regionale

Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma del presidente della Provincia Gunnar Vincenzi in merito all’accordo transfrontaliero sullo stoccaggio dei materiali inerti approvato dalla Regione Lombardia nella giornata di ieri, martedì 22 settembre
Il ruolo di presidente della Provincia e tutte le battaglie ambientaliste a tutela del territorio che anche da sindaco del Comune di Cantello ho sempre portato avanti mi obbligano a esprimere tutte le mie perplessità in merito all’accordo sulla gestione transfrontaliera dei materiali inerti, ieri approvato in Consiglio regionale.
Ribadisco che si tratta di un accordo che non mi piace sia per come è stato costruito, sia per i contenuti sostanziali. Da un lato il contenuto non è mai stata condiviso con chi vive e governa da vicino i territori interessati: cittadini, istituzioni locali, sindaci, comunità montane e associazioni non sono mai stati interpellati o coinvolti.
Dall’altro, in relazione alle intese approvate continuo a non vedere alcun beneficio per il nostro territorio. Insomma sono convinto che si tratti di una decisione presa sopra tutte le nostre teste e calata dall’alto.
L’unica nota lieta la si può rintracciare nel fatto che nella risoluzione approvata unitamente al testo dell’intesa è stata accolta la possibilità per le Provincie di Varese e Como, che ne avevano fatto espressa richiesta, di far parte del Comitato di controllo. Uno zuccherino insufficiente a fronte di un progetto legislativo che risulta indigesto e incomprensibile.
Colgo poi l’occasione per ribadire l’attenzione della Provincia, della Comunità Montana e di tutti i comuni interessati alle opere connesse all’Arcisate Stabio e alla loro ricaduta ambientale. E sottolineo che la proposta avanzata dai Comuni di avere un unico frantoio sulle aree di cantiere, dove per altro ve ne era già in funzione uno, ha come finalità principale quella di liberare i centri abitati di Induno e Gaggiolo e tutelare quindi la salute dei cittadini dall’inquinamento acustico e dalla polveri che tale attività cantieristica si porta dietro.
Invito perciò tutti coloro che hanno a cuore la tutela dell’ambiente e del territorio a sostenere le iniziative concrete che abbiamo portato avanti in passato e a condividere quelle future.
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