Autotrasporto: diritti e doveri della nuova riforma 2015

Confartigianato Varese, Asea e Cna-Fita ne parlano sabato 3 ottobre a Malpensafiere

camion inversione autostrada

Un’occasione per fare chiarezza e porre al centro dell’attenzione il settore dell’autotrasporto. Il seminario di sabato 3 ottobre,  alle ore 10 al Centro Congressi Malpensafiere di Busto Arsizio (“La riforma dell’autotrasporto: nuovo assetto normativo e applicazione pratica”), si pone come obiettivo quello di entrare nei dettagli delle novità inserite nella Legge di Stabilità 2015 e già in vigore dal mese di gennaio di quest’anno. Tanti, e di particolare rilievo, sono i cambiamenti che interessano il comparto: a partire dall’abrogazione dei costi minimi alla soppressione della scheda di trasporto, dalle nuove definizioni di committente e vettore, alla responsabilità solidale del committente e delle tutele contrattuali.

L’appuntamento di sabato è organizzato da Confartigianato Imprese Varese, Asea e Cna-Fita Varese. Relatore all’incontro sarà l’avvocato Isabella Colucci dello Studio Lexjus Sinacta di Bologna, specializzato nel trattare nello specifico i problemi legati a trasporto e logistica.

Cosa si aspettano gli autotrasportatori da questo seminario? Confartigianato, Asea e Cna-Fita avevano sottolineato la positività di alcune proposte come l’eliminazione della scheda di trasporto (un adempimento oneroso e inutile per le aziende) e la maggiore responsabilizzazione della committenza, ma una riflessione circa l’adeguatezza delle procedure operative adottate sino al 31 dicembre 2014 sarà da fare.

Ponendo l’accento, come fa l’avvocato Colucci, su due aspetti prioritari della nuova riforma:

–       L’abolizione dei costi minimi dell’autotrasporto. Si torna ad un sistema di liberalizzazione nella determinazione delle tariffe rimessa alla volontà negoziale di mittente e vettore. Un punto delicato ma di fondamentale importanza in una economia di libero mercato che vede, sempre più spesso, il ricorso a vettori stranieri non soggetti agli oneri e ai costi di gestione che i vettori italiani sono tenuti a sopportare.

–       Riforma della subvezione e divieto di subvezione. Il vettore principale ha la possibilità di subcommissionare il trasporto ad un altro vettore, solo laddove espressamente autorizzato dal committente. L’ulteriore subvezione del trasporto (una catena di subcommissioni, tanto per intenderci) non è invece permessa.

A questi punti si aggiungono: una nuova definizione delle figure di vettore, subvettore e committente, l’abolizione della scheda di trasporto, l’obbligo di verifica in capo al committente dell’attestazione della regolarità del vettore in termini contributivi e retributivi, responsabilità solidale del committente per i trattamenti retributivi, contributivi e premi assicurativi dei dipendenti del vettore, nuove regole per l’accesso all’albo e l’obbligo di negoziazione assistita.

I referenti per il settore – Giuseppe Mauri (Confartigianato Varese), Emanuela Bertoni (Asea) e Massimiliano Guarneri (Cna-Fita) – sottolineano l’importanza di questi incontri: «Nell’ambito del settore dell’autotrasporto merci è importante incentivare seminari su argomenti sensibili come la riforma del comparto. Gli operatori professionali, a volte anche attivi sul mercato da anni, devono essere costantemente informati e formati sull’evoluzione normativa e sulle modifiche legislative che li interessano direttamente. E’ importante che le imprese facciano sentire la loro presenza ad un seminario come questo per potersi misurare in modo costruttivo e propositivo con le loro rispettive associazioni di categoria. Solo con il dialogo e il confronto si possono esporre i problemi in modo concreto e ottenere risposte qualificate».

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Pubblicato il 01 Ottobre 2015
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