L’alleanza tra riformisti e cattolici popolari è superata

Si rompe definitivamente l’accordo tra riformisti e cattolici popolari a Samarate, quell’accordo che aveva portato le due componenti a presentarsi insieme alle elezioni amministrative.

Una parola netta in questione viene da Massimo Cappellano, ex capogruppo del Popolo delle Libertà, poi candidato nelle file degli “arancioni” di Miglioriamo Samarate: «In relazione alle iniziative di qualsiasi genere e natura, prese di posizione, polemiche, dichiarazioni ai media o sui social assunte in questi mesi successivi alle elezioni comunali dello scorso giugno da parte di Luigino Portalupi, della lista Miglioriamo Samarate, di altre associazioni collaterali e di esponenti del gruppo di Portalupi, ci preme precisare che le stesse non sono e non debbono essere ricondotte ai Cattolici popolari».

Cappellano prosegue: «I Cattolici popolari avevano deciso, stante una pervicace volontà di emarginazione condotta da taluni, una alleanza elettorale con l’ex sindaco Portalupi e i Riformisti sotto il simbolo di Miglioriamo Samarate. Svoltesi le elezioni tale alleanza si è sciolta e dal giorno successivo alla tornata elettorale nessuno è titolato a  ricondurre prese di posizione assunte da Portalupi e da altri esponenti del suo gruppo, ai Cattolici Popolari. Nessun atto riconducibile o assunto sotto il simbolo Miglioriamo Samarate è espressione di iniziativa politica dei Cattolici Popolari. Tutto ciò – conclude Cappellano – a prescindere dal merito (condivisibile o meno) delle singole iniziative, ma soltanto al fine di non indurre nei concittadini confusione e disorientamento. Tale nota di necessaria chiarificazione, evidentemente, vale ancora di più per il futuro e per qualsiasi eventuale futura presa di posizione».