Caccia al tesoro natalizia per i “centri commerciali naturali” di Tradate e Abbiate
Singolare iniziativa per il commercio cittadino: una caccia al tesoro in cui grandi e piccoli potranno collezione 5 segnalibri facendo acquisti nei negozi

Cinque segnalibri per i “centri commerciali naturali” di Tradate e Abbiate. È la nuova proposta nata dall’amministrazione comunale per promuovere il commercio cittadino in vista delle spese natalizie e non solo.
«Il DUC della città di Tradate, il cui programma di intervento è gestito direttamente dall’Amministrazione Comunale, nasce con la mission prioritaria di promuovere e valorizzare il commercio locale tramite azioni di marketing, comunicazione ed animazione volte a favorire la conoscenza e la fruizione degli esercizi commerciali esistenti nei due “centri commerciali naturali” costituiti dal Corso Bernacchi e dalle vie centrali di Tradate e dalle vie Veneto, Dante e Galli di Abbiate Guazzone – spiega l’assessore al Commercio Sergio Beghi -. La concentrazione della maggioranza degli esercizi commerciali di vicinato in aree ben delimitate permette lo sviluppo di un programma congiunto di promozione delle realtà esistenti massimizzando i risultati a fronte delle spese sostenute».
Per le festività Natalizie l’amministrazione comunale ha pensato anche ai più piccoli con una caccia al tesoro per i negozi di Tradate: i ragazzi possono collezionare i 5 segnalibro creati apposta per il DUC di Tradate, già distribuiti nelle scuole elementari (1 per alunno). Per poter avere tutta la serie si dovranno “fare gli acquisti natalizi” nei i negozi di Tradate fino al 6 gennaio 2016.
«Per i negozi di Abbiate ci sarà una iniziativa simile, utilizzando le parti di alcuni elaborati redatti dagli alunni della scuola Dante Alighieri – prosegue Beghi -. Quest’ultimo gioco, oltre ad incentivare la visita ai negozi di Abbiate, avrà anche uno scopo benefico che permetterà di aiutare altri bambini in difficoltà. Questa bella idea è stata pensata dai volontari di ABBIATE G.IOCA, che ne cureranno anche la realizzazione, meritandosi il riconoscimento degli esercenti e dell’assessorato al commercio».
«Le persone che frequentano un negozio o comunque un luogo commerciale lo fanno raramente per caso. Normalmente, invece, perché sanno che in quel luogo troveranno qualcosa che cercano – conclude Beghi -. Qualcosa che non è necessariamente un prodotto, ma può essere anche svago, il comfort di un ambiente piacevole, la possibilità di socializzare. I centri commerciali si basano su questo: lì trovi tutto, compreso l’intrattenimento e il relax. È evidente che uno dei motivi di crisi delle attività commerciali di vicinato è la competizione con i centri commerciali. Per competere, i negozi di vicinato possono fornire questo stesso livello di sinergia. Collaborando e creando quelle zone di interesse, di identità, che fanno sì che il potenziale cliente sia interessato a recarvisi, esattamente come quando sceglie un centro commerciale. Chiaramente, la competizione non può avvenire sul prezzo dei beni e servizi, ma i negozi di vicinato hanno da offrire qualcosa in più: la particolare competenza e la relazione personale col cliente, preziosa più che mai, in un momento in cui la solitudine e il disagio individuale regnano sovrani. Quindi dobbiamo pensare ad un centro della città come un polo commerciale e sociale all’aperto: per Natale andiamo tutti in Centro a Tradate e Abbiate».
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