Forza Italia: “Guenzani come Renzi, avulso dalla realtà dei cittadini”

Gli azzurri bocciano in toto la gestione del 2015 e l'impostazione su bilancio e Amsc: "Hanno svenduto il patrimonio"

Forza Italia Gallarate

Forza Italia non salva nulla della gestione Guenzani e va all’attacco, alla fine del 2015 che è l’ultimo anno di governo pieno del centrosinistra.

(foto d’archivio)

«Anche a Gallarate abbiamo il nostro Renzi: la situazione raccontata e descritta dal sindaco fa capire che Guenzani è avulso dalla realtà percepita dai cittadina» dice il coordinatore Moreno Carù. «Il sindaco dice che l’opposizione usa degrado e stranieri come temi di polemica politica: fa capire come non hanno affrontato il problema sicurezza, che è un cavallo di battaglia non della politica ma dei cittadini, che chiedevano risposte concrete. La sicurezza per la giunta di sinistra-centro non esiste, lascia perplessi che nulla si sia messo in campo per porre mano a una città sporca e degradata». Rincara la dose il capogruppo Germano Dall’Igna: «Noi a novembre avevamo chiesto di intervenire, non è mai stato attivato il Vigile di quartiere, mai è stata attivata la videosorveglianza nei cimiteri perchè non sono riusciti a fare un regolamento per la privacy».

E se il sindaco si lascia sfuggire che, se venisse rieletto nel 2016, confermerebbe l’attuale squadra, Forza Italia è tagliente nel giudizio: «Ha defenestrato l’assessore alla cultura, di cui non si sente parlare da mesi dopo la figuraccia del bando delle mense scolastiche» dice Carù. «E non c’è un assessore alla sicurezza, perchè non interessa».

Sempre in tema di scelte politiche fatte nel 2015, non piace la scelta della “opzione zero” in urbanistica, con il taglio drastico del cemento nell’area Sud da Madonna in Campagna e Arnate verso Busto: «È propaganda e basta, per accontentare la sinistra» continua Carù, che oltre a richiamare il Guenzani di trent’anni fa («pose le basi per la cementificazioni e prese il Premio Attila») chiarisce: «non condividiamo l’opzione zero: non solo si espone al rischio di ricorsi,  ma si sono danneggiati anche interessi evidenti, anche di piccoli privati cittadini che si sono visti portare via il loro piccolo investimento».

Alberto Bilardo, responsabile enti locali del partito, punta il dito anche sulla scelta di approvare il bilancio di previsione 2016 già nel 2015, una mossa attuata solo da pochi Comuni (ad esempio, oltre a Gallarate, Ferno). «È un bilancio approvato solo per poter fare poi opere elettorali». E su tutto attacca la scelta della biblioteca da realizzare recuperando l’edificio delle ex scuole di via Bottini: «senso di responsabilità sarebbe fermarsi con l’appalto, perché i soldi saranno veramente pochi». «Si fa un impegno di spesa per l’opera di regime, senza sapere quali saranno le risorse» aggiunge Carù. Il tutto unito alla critica di aver buttato nel cestino il progetto di massima per la biblioteca a Palazzo Minoletti, realizzato nell’era Mucci e costato «200mila euro».

La critica più feroce e ferma Forza Italia la riserva però alla gestione complessiva di Amsc e del bilancio comunale: secondo i forzisti «il sindaco e il suo ragioniere capo» (definizione caustica dell’assessore al bilancio Lovazzano) hanno «svenduto il patrimonio che altri hanno creato, lasciando a chi arriverà dopo di loro il deserto». Le tasse per Forza Italia sono altissime e le opere sono solo di ordinaria manutenzione: «si sono limitati a cambiare i giunti alla Mornera e a qualche asfaltatura. Per fortuna che c’è la Caritas che ha consentito di fare la Casa di Francesco, sui cui poi si fanno belle Margherita Silvestrini e Cinzia Colombo»

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 31 Dicembre 2015
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