MV Agusta sceglie il concordato in continuità
Nessun aumento di capitale da parte della famiglia Castiglioni. I sindacati: «La ricapitalizzazione era la soluzione migliore»
«MV Agusta richiederà l’ammissione al concordato in continuità che permetterà alla società di potersi ristrutturare e generare flussi positivi al servizio della crescita e dei propri stakeholders». L’annuncio è stato fatto dalla proprietà nell’incontro avuto con i rappresentanti di Fiom Cgil e Fim Cisl che da tempo chiedevano un chiarimento all’azienda proprio sui conti e sui problemi di liquidità.
La casa motociclistica varesina negli ultimi 5 anni ha visto crescere il proprio fatturato da 30 a 100 milioni di euro (+30% rispetto al 2014) in un mercato sostanzialmente asfittico. Un risultato notevole ottenuto grazie agli investimenti in ricerca e sviluppo che per MV Agusta vuol dire il 15% del fatturato, percentuale ben al di sopra della media nazionale.
Sono due gli aspetti che lasciano perplesso il sindacato, da una parte, i tempi della decisione, e dall’altra, la scelta di non ricapitalizzare. «Siccome l’ipotesi fatta a suo tempo di un piano di ristrutturazione passava dalla ricapitalizzazione – dice Nino Cartosio della Fiom Cgil – ci chiediamo perché sia stata abbandonata. È una scelta che non ci convince anche nel caso ci fossero divergenze su questa decisione con i soci di minoranza tedeschi (Mercedes, ndr)».
I sindacati aspettano di vedere il piano di ristrutturazione complessivo il prossimo 8 aprile. L’azienda si riposizionerà sul mercato con una produzione di 7000 moto (attualmente ne produce 8.500), scelta che comporterà dei licenziamenti tra gli indiretti, i lavoratori non impegnati direttamente nella produzione. Congelando l’indebitamento, riducendo i costi e potendo contare su alcuni pagamenti che si sono sbloccati, MV Agusta potrebbe avere la liquidità necessaria per riprendere a produrre le moto che l’hanno resa celebre nel mondo. «A questo punto – conclude Flavio Cervellino della Fim Cisl dei laghi– sarà qualcun altro a decidere, ma l’aumento di capitale era la manovra migliore visti i numeri e la storia di questa azienda. Tra i lavoratori c’è molta preoccupazione anche se la voce di un concordato era da tempo che girava in azienda».
Il 2 aprile termina la cassa integrazione che verrà rinnovata. Il prossimo incontro tra le parti è previsto per l’8 aprile.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
flyman su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
Alberto Gelosia su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
lenny54 su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
malauros su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
Felice su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
PaoloFilterfree su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.