Gal: scioglimento anticipato, ma con opzione
Comunità montana vota per le due società pubbliche che gestiscono i fondi Ue lasciando aperto uno spiraglio in caso di ripianamento dei conti

Alla fine l’atto di indirizzo in merito allo scioglimento dei Gal, le società che gestiscono i fondi europei che la Regione stanzia è passato a maggioranza nella serata di giovedì 28 aprile col voto della Comunità montana valli del Verbano riunitasi in assemblea.
L’atto che dà mandato al presidente Giorgio Piccolo di votare in sede di Cda delle Srl (Gal dei Laghi e Gal della montagna) che si riuniranno non più tardi di fine mese prevede, al contempo lo scioglimento anticipato delle società e la relativa messa in liquidazione, e anche l’eventuale revoca dello stato di liquidazione di una delle due società nel caso in cui venga verificata la possibilità di attivare un piano di ristrutturazione aziendale dal quale potrebbe risultare la sussistenza di concrete prospettive di recupero dell’equilibrio economico delle attività nel medio/lungo termine.
Il perché di questa decisione sta, oltre che nelle incombenze di legge, anche nella necessità di avere un apparato pronto a rimettersi in gioco qualora la partita dei fondi europei si riaprisse con i prossimi bandi: si parla dell’autunno.
La seduta è stata più tranquilla della precedente dove la maggioranza uscì dall’aula: ci sono stati momenti di attrito quando è stata ribadita dall’opposizione la mancata vigilanza sulla situazione contabile delle due società da cui deriva un disavanzo di oltre 90 mila euro.
Sempre dai banchi dell’opposizione il consigliere delegato di Grantola Silvano Ronzani ha lamentato l’occasione persa da parte della maggioranza di attivare una commissione specifica sui conti delle due società che – ha ricordato lo stesso presidente Giorgio Piccolo – «hanno subito un taglio lineare di entrate da parte di Regione Lombardia contestualmente ad un aumento de costi».
La minoranza sul punto si è astenuta ad eccezione del consigliere Davide Vincenti, sindaco di Azzio.
Pacata, ma ferma, la posizione del sindaco Ercole Ielmini, sempre della minoranza, che ha chiaramente sottolineato la presenza della situazione contabile negativa nelle due società pubbliche «le quali andavano e potevano essere gestite meglio».
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