Il Coro Alpino Sestese torna in Friuli

Trasferta a Trasaghis a quarant'anni di distanza dal tragico terremoto

Coro Alpino Sestese in trasferta a Trasaghis

Coro Alpino Sestese in trasferta a Trasaghis (Ud). Il viaggio, effettuato a 40 anni del tragico terremoto che colpì le terre friulane, non è stato per nulla casuale: furono infatti parecchi, nel 1976, i coristi che partirono in una missione di aiuto per queste popolazioni con la distruzione negli occhi.

Ma il Friuli non dimentica e a distanza di 40 anni ha invitato il coro a  presenziare alla commemorazione del quarantennale, partecipando ad un concerto con il coro locale e il coro di Griffen, una città austriaca gemellata con il Comune di Trasaghis.
Con il coro era presente una delegazione del gruppo dei volontari che parteciparono alla ricostruzione dell’asilo di Braulins (una frazione di Trasaghis che tra le sue vie, ne ha una intitolata proprio a Sesto Calende). Insieme a loro il Coro ha potuto così rappresentare ancora una volta, sentendosi onorati di nel farlo, la città di Sesto.

Suggestiva la visita di Venzone, del Suo museo e della sala in cui viene effettuata una breve simulazione di quanto avvenne il 6 maggio 1976 . Stupisce la determinazione dei ‘Furlans’ nel non mollare e nel voler ripartire subito nonostante le disavventure e le catastrofi che li colpirono (non dimentichiamo le due guerre).

La serata del concerto si apre con la consegna da parte dell’amministrazione locale di un diploma e di alcuni libri, ad alcuni potrebbe sembrare strano (solitamente viene fatto a fine serata) ma anche questo è fatto a dimostrazione che il ricordo verso l’aiuto giunto loro da lontano non è affatto dimenticato e viene messo in primo piano. La serata procede con il coro di Alasso che in quanto ‘coro ospitante’ si esibisce con quattro cante, poi è la volta della formazione austriaca che riesce a regalare un’ ottima vocalità e tecnica musicale, coinvolgendo il pubblico in un canto tipico della zona cantato all’ unisono; poi viene lasciato spazio al coro Alpino Sestese, che propone un programma vocale improntato sull’amicizia e la capacità della musica di saper unire .

L’ esibizione dei coristi di Sesto Calende ha  ottenuto riscontri pienamente positivi soprattutto quando lo Jodler ufficiale Galdino Gnodi si è esibito in Jodel a Sera, stupendo per l’abilità anche gli amici austriaci . Ottimi i consensi ottenuti anche durante il ‘dopo concerto’ quando il coro ha ricevuto diversi inviti per la prossima stagione sia in terra italiana che austriaca e tedesca.
Non meno suggestiva ed emozionante, racconta Elisabetta Margaroli (addetto stampa del coro n.d.r.) la visita al Sacrario Redipuglia. Cantare con loro e per loro le canzoni che rievocano il partire e il vivere la grande guerra ha suscitato in tutti noi un’emozione difficile da descrivere ma che interiormente ha lasciato un segno profondo  a ciascuno di noi …
il pensare che loro abbiano vissuto quello che noi cantiamo,
il pensare a quanto abbiano dato per noi e per l Italia,
il pensare a chi se li è visti ‘strappare dal cuore’ e non ritornare …
Due giorni passati tra musica e ricordi, due giorni di cultura, due giorni che rimarranno indimenticabili nell’album del coro, nei cuori dei coristi e nelle menti di chi ci ha accompagnato in questa bellissima trasferta.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Maggio 2016
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