La ricetta anti traffico di Luigi Genoni

Le novità del piano urbano del traffico commentate dai candidati sindaco. Ecco le risposte di Luigi Genoni del Movimento 5 Stelle

luigi genoni movimento 5 stelle

E’ uno dei temi più delicati per un sindaco, quello della viabilità. Busto Arsizio in particolare nei prossimi mesi potrebbe affrontare una vigorosa riorganizzazione con le novità previste dal Piano Urbano del Traffico (potete leggerle tutte cliccando qui). Proprio per questo VareseNews ha posto alcune domande a tutti i candidati. Ecco le ultime risposte, quelle di Luigi Genoni, candidato del Movimento 5 Stelle.

Qual è il suo giudizio complessivo sul piano urbano del traffico?
Abbiamo assistito il 16 maggio scorso all’incontro sul PUT (piano urbano del traffico) promosso dall’amministrazione comunale e abbiamo potuto osservare che sono pervenute moltissime osservazioni , oltre 20, di associazioni ma anche di cittadini preoccupati di evidenziare mancanze o obiezioni al piano. Problemi di sicurezza (attraversamenti pedonali rialzati), piste ciclabili e sensi unici i temi più sentiti. Alla quasi totalità dei punti è stato risposto spiegando la scelta fatta, ma dicendo anche che indietro non si torna, così è e così rimarrà. Qualche apertura solo sulla rotonda di Via della Gloria (sarà valutata da una apposita commissione), sulla possibilità di una pista ciclabile lungo Viale Toscana e l’inversione di qualche senso unico. E’ vero che questo non sarà l’ultimo incontro sul tema, però ci è sembrato che in via generale non sia stato fatto un gran lavoro di comunicazione e sia mancato, ad esempio, il coinvolgimento dei quartieri. La nostra opinione in merito al piano è che, al di là delle singole risposte, ci siano contenute valutazioni errate dovute alla non conoscenza delle reali situazioni della città. Per fare un esempio: viene riprogettata la viabilità partendo dal concetto di “poli attrattori del traffico” e cercando di disincentivare il traffico verso tali poli. Ma come si fa a indicare, ad esempio, il cimitero di Sacconago come polo attrattore? Chi abita nel quartiere sa che non è assolutamente generatore di traffico, eppure per seguire questo concetto il piano rende Via Bienate a senso unico alterno (cioè divide la via in due tronconi ognuno con senso opposto) interrompendo di fatto una importante arteria di comunicazione con Legnano e l’Alto Milanese. Il risultato di questo lavoro paradossalmente sarà quello di avere ancora più difficoltà viabilistiche, mentre non vengono presi in considerazione quelli che a nostro avviso generano dei reali problemi alla viabilità quali i parcheggi “selvaggi” spesso su ambo i lati delle strade e i tempi troppo lunghi degli impianti semaforici, soprattutto quando sono a più tempi, impianti spesso obsoleti (ne sono un esempio gli incroci tra Viale Stelvio e Corso Italia, Piazza S.Michele, l’incrocio di accesso al piazzale della stazione fs, ecc). In generale, riferendosi alla pura viabilità veicolare, riteniamo corretto inserire i sensi unici, ma solo nelle vie dove realmente il traffico risulta difficoltoso per via della dimensione stradale, altrimenti si ottiene il risultato opposto a quello voluto e cioè quello di alllungare i tempi di percorrenza.

Parliamo della rotonda e dei controviali chiusi lungo il viale della Gloria, cosa ne pensa?
Di forte impatto visivo e ambientale (dovranno essere abbattute delle alberature) la rotonda a nostro avviso può rappresentare una pezza per il problema di traffico che si genererà dopo la realizzazione del supermercato in località Borri, ma di certo non può essere fatta passare come una soluzione ideale per il traffico pedonale e ciclabile. Perché in città le rotonde rappresentano comunque degli attraversamenti pericolosi per le biciclette e scomodi per i pedoni che devono fare giri molto larghi per attraversare un incrocio.

Nel piano urbano del traffico non sono previsti cambiamenti per il trasporto pubblico locale. Lei cosa cambierebbe?
Molte delle osservazioni lette all’incontro di lunedì riguardavano il trasporto pubblico con richieste di autobus più piccoli e più frequenti. E’ stato risposto che la questione del trasporto pubblico non riguarda prettamente il PUT, ma accordi sovracomunali ecc… Riteniamo però che una integrazione tra i due ambiti sia indispensabile, inoltre dato che è l’amministrazione a siglare questi accordi si devono pretendere certi standard minimi dall’appaltatore, come ad esempio autobus più piccoli e meno inquinanti e frequenze maggiori. L’amministrazione dovrebbe poi promuovere gli abbonamenti magari integrandoli con un servizio di car sharing (auto elettriche) sul modello free floating (le auto possono essere lasciate e riprese anche fuori dalle aree dedicate).

Per ciclisti e pedoni non è previsto molto nel piano, cosa intende fare?
Noi abbiamo sempre spinto per la realizzazione di percorsi ciclopedonali distribuiti, e nel nostro programma viene evidenziato questo punto, iniziando dalle strade che già consentirebbero di creare tali percorsi (ad esempio il Viale della Gloria dove i controviali potrebbero avere questa funzione) ma soprattutto cercando di creare percorsi completi. Negli ultimi anni parecchie strade sono passate da doppio senso a senso unico, ma in nessuna è stato previsto uno spazio ciclabile. La questione della sicurezza dei pedoni è un’altra nostra battaglia, i marciapiedi devono essere previsti in tutte le strade e devono essere fruibili anche dai disabili con larghezze adeguate e pedane di accesso.

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Pubblicato il 20 Maggio 2016
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