Mai così bene l’export “Made in Varese”

Nel 2015 la nostra provincia ha esportato per oltre 10,4 miliardi di euro. Ecco i settori più dinamici e i paesi d'arrivo 

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Una performance da incorniciare. È quella segnata dalle aziende del nostro territorio che nel corso del 2015 hanno esportato per oltre 10,4 miliardi di euro. Un dato in salita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del 5,5%, con un saldo commerciale (differenza tra l’export e l’import) positivo per oltre 4,2 miliardi di euro.

Proprio per celebrare questo risultato, dopo il ciclo dedicato al tessile, l’Impresa delle Meraviglie dedicherà una serie di interviste a piccole imprese del nostro territorio capaci di ottenere risultati proprio sui mercati esteri. Un aspetto non scontato se consideriamo dimensioni e concorrenza estera.

Tornando ai dati Istat rielaborati dalla Camera di Commercio di Varese, in provincia la parte del leone l’ha giocata il comparto metalmeccanico, con oltre 4,4 miliardi di esportazioni, seguito dai mezzi di trasporto con un export superiore a 2,2 miliardi e dal chimico farmaceutico con 1,1 miliardi. Sempre secondo l’organo camerale la prima merce esportata, con un valore pari al 17,4% del totale, è rappresentato dagli Aeromobili e dai veicoli spaziali.

Entrando più nel dettaglio, l’Osservatorio sulle MPI di Confartigianato Lombardia i tre principali mercati di sbocco del nostro “Made in…” manifatturiero nel 2015 sono: Germania (11,9%), Francia (10,1%) e Stati Uniti (5,9%).
Notevole poi la crescita della domanda di manufatti proveniente da Australia (+117,9%), Emirati Arabi Uniti (+94,5%), Israele (+60,6%).

Prendendo in considerazione le esportazioni nei settori manifatturieri a più alta concentrazione di MPI con meno di 50 addetti, che in provincia di Varese rappresentano il 20,1% dell’export manifatturiero, si registra un incremento del 2,9%; in questi settori operano 3.683 imprese artigiane (dato al IV trimestre 2015) con 37.301 addetti (dato Istat 2013), pari al 61,8% dell’occupazione dell’artigianato manifatturiero. La crescita dell’export di MPI registrato in Provincia di Varese è principalmente legato all’aumento della domanda estera rilevato nel 2015 rispetto al 2014 per Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili (+17,3%), Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (+15,8%) e Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio (+14,8%).

Con la sua ottima performance nell’export, Varese si posiziona alla decima casella tra le province più dinamiche d’Italia e proprio per stimolare questo attivismo, Confartigianato Imprese Varese ha predisposto la figura di un export manager a disposizione delle imprese in grado di valutare e sviluppare insieme a loro un piano di internazionalizzazione personalizzato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Maggio 2016
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