Gatti “padroni” del cimitero e della piazza, 1400 firme per farli sloggiare
Insozzano le tombe e danneggiano le fioriere. Il Comune prima individua un terreno dove trasferirle e poi decide di instaurare nello stesso terreno la "casa delle api". Insorge il gruppo di opposizione capeggiato da Alda Acanfora
I gatti sono diventati i padroni del cimitero di Olgiate Olona e i frequentatori del campo santo da tempo chiedono l’intervento del Comune per spostare la colonia felina che si è instaurata tra le tombe, in un terreno comunale poco distante, raccogliendo qualcosa come 1400 firme.
Il gruppo consiliare Indipendente formato dalla capogruppo Alda Acanfora, Giorgio Volpi e Gianfranco Roveda ha portato la vicenda in consiglio comunale criticando la scelta di instaurare, proprio nel terreno individuato per lo spostamento della colonia felina, la casa delle api
«Non volendo entrare nel merito di questa scelta – sottolineano i consiglieri -, ricordiamo solo che il Comune di Olgiate Olona è proprietario di tantissime aree idonee per realizzare entrambe le realtà, e ciò fa sì che i 1.400 cittadini che hanno partecipato alla raccolta firme non debbano essere ignorati, e che a loro una risposta possa essere data in maniera veloce ed efficace. In particolare per il Cimitero e fondamentale risolvere il problema in tempo rapidi e certi. È una questione di rispetto, decoro ed igiene. È un problema serio ed estremamente sentito da tutta la comunità, non una finzione cinematografica in cui l’Ape Maya allontana il Gatto con gli Stivali».
Le colonie feline che vivono stabilmente al cimitero e in piazza Santo Stefano, ormai da tempo suscitano le lamentele e le preoccupazioni dei cittadini, che ne constatano ogni giorno le condizioni di degrado e la conseguente mancanza di decoro e di igiene per le aree in cui sono situate.
Al cimitero (luogo sacro e profondamente legato alla sfera emotiva e affettiva non solo degli olgiatesi, ma anche degli abitanti dei Comuni limitrofi) si riscontrano ormai da diversi mesi odori sgradevoli e confezioni di alimenti abbandonate. Anche la stessa presenza dei gatti si rivela un problema, poiché ad essa sono da imputare gli escrementi sulle tombe che sono spesso usate come lettiere (soprattutto quelle ricoperte di ghiaia), e l’invasività degli stessi felini, che a volte usano le fioriere, e le tombe stesse, come cuccia per godersi il sole o ripararsi dalla pioggia.
«E l’Amministrazione cosa fa? – si chiedono i consiglieri del gruppo misto – Ignora la raccolta di firme che si è svolta tra ottobre e dicembre scorsi in cui circa 1400 Olgiatesi firmatari hanno chiesto di risolvere il problema».
Una soluzione era già stata individuata e consisteva nello spostare queste due colonie nell’area di proprietà comunale in via Anna Frank, lontana dalle abitazioni; la convinzione di tutti era che rimanessero da decidere solo i tempi e i modi in cui trasferire i felini: «Con sorpresa, però, abbiamo scoperto nel Consiglio Comunale del 12 aprile 2016, senza che ci fosse stato un passaggio nella commissione competente e senza aver ricevuto nessuna informazione in proposito, che al posto della “casa del gatto” in quel lotto si ubicherà “La casa delle api”; un ribaltamento assoluto di priorità, segno di mancata programmazione e di grande confusione nel trattare le decisioni pubbliche, tenendole spesso nascoste».
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