Continua su Facebook il dibattito varesino sui saldi

Un post su Facebook scatena un "dibattito" serio sulla validità dei Saldi. Diventerà un dibattito anche "reale"?

saldi

Ma i saldi, cosi come li si fanno ora, servono o non servono? Fanno bene o male ai piccoli commercianti, sono nel momento giusto, non sarebbe meglio liberalizzare? O forse non sarebbe meglio fare i “saldi di fine stagione” a fine stagione davvero?

Tutte queste domande fanno parte di un dibattito vivo all’interno della categoria dei commercianti, e delle associazioni che li sostengono. Domande non scontate, che cercano, innanzitutto, di risolvere i problemi di un mercato che varia molto piu in fretta delle norme: mentre ancora i piccoli commercianti cercano di difendersi dalla Grande Distribuzione, già si affaccia la vendita on line da parte dei produttori. Un dibattito molto sentito anche a Varese, e che curiosamente, nel fine settimana, si è animato sui social: protagonisti, alcuni dei rappresentanti delle associazioni di categoria.

Complice, un post di Paolo Ambrosetti, titolare della Valigeria Ambrosetti di Varese, consigliere del Gruppo Giovani di Confcommercio. Sul suo profilo Facebook chiede cambiamenti forti sull’argomento saldi, partendo dalle discussione in atto tra associazioni di categoria e Conferenza delle Regioni: e riceve parecchie risposte.

Tutti sono pressochè d’accordo su un fatto: così, i saldi sono assolutamente da rivedere. Impediscono i vantaggi della liberalizzazione ai piccoli commercianti che vogliono seguire le regole, non difendono gli stessi dalle promozioni che anticipano i saldi, ormai sempre più in atto soprattutto “grazie” alla grande distribuzione e alla vendita online, e formalmente vietate.

Entrando nei particolari, però, le opinioni si fanno variegate: vanno da una definizione più corretta dal punto di vista metereologico di “saldi di fine stagione” (Quelli estivi, per esempio, a fine luglio o metà agosto) alla liberalizzazione totale, cosi che anche “i piccoli” possano scegliere il periodo in cui applicare gli sconti.

A parlarne, tra gli altri, il referente Confesercenti Varese Alessio Sperati, il vicepresidente Ascom Gallarate (e presidente del Varese Convention Bureau della Camera di Commercio) Fabio Lunghi, Delio Riganti, già presidente Ascom Gallarate e componente giunta della Camera di Commercio, Laura Mainini, del comitato dei commercianti del Centro di Busto Arsizio. Ma anche e soprattutto, chi al tavolo nazionale, con la conferenza delle Regioni, c’è stato davvero e sta cercando caparbiamente una, apparentemente impossibile, soluzione: Massimo Torti, segretario generale di Federmoda, la federazione dell’abbigliamento di Confcommercio Nazionale

Un dibattito informale, come succede nei social network, ma che varrebbe la pena continuare, per far del bene al fondamentale piccolo commercio, colonna dei centri cittadini (e in generale dell’urbanizzazione delle città).
Il primo a dare appuntamento per continuare quel dibattito virtuale “dal vivo” è proprio Torti: che ha innanzitutto segnalato un analogo incontro milanese previsto lunedì 11 alla sede di ConfCommercio Milano. Ma ha, soprattutto, dato disponibilità a rappresentare a Varese la “parte nazionale” di un Open Day che vuole far dialogare tutti i commercianti della zona.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Luglio 2016
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