L’assessore Civati: “Caserma sì, teatro no”
Cosa rimarrà del grande progetto di piazza Repubblica? La nuova giunta punta sulla biblioteca e polo culturale
La ristrutturazione della Caserma Garibaldi si farà, il nuovo teatro probabilmente no. E’ in questa direzione che intende muoversi l’assessore all’urbanistica Andrea Civati, che ha già preso in mano lo spinoso dossier del comparto di piazza Repubblica.
Per la nuova giunta le due opere non sono facce della stessa medaglia. C’è da dire che un grosso ostacolo l’ha messo la legislazione. Il nuovo codice degli appalti ha ridotto la possibilità di usare soldi pubblici nei project financing, abbassando in parole povere al 30% la soglia per l’operatore pubblico. Nel comparto di Piazza Repubblica in teoria sarebbe stata superata. Com’è noto infatti si intendeva realizzare il teatro anche grazie alla contropartita proveniente da una serie di investitori privati in cambio del permesso alla costruzione di nuovi edifici in via Ravasi. Ma senza un corposo innesto di soldi pubblici diventa tutto più difficile.
“Il codice degli appalti ha sconvolto i piani come erano stati originariamente pensati – osserva il neo assessore – dunque questa parte del progetto in qualche modo va rivista e oggi mi sembra meno probabile che si proceda sul progetto del teatro”.
L’assessore Civati guarda invece con molta decisione dall’altra parte della piazza, dove la ex caserma Garibaldi è un rudere pericolante per cui sono stati già spesi centinaia di migliaia di euro per evitare il crollo. Una struttura che viene sottoposta, in questi giorni, all’ennesima prova di stabilità.
“Il progetto da cui si riparte – sottolinea l’assessore – è quello dell’architetto Galantino di Milano, che ha vinto il bando sulla nuova piazza e che prevede già, per la Caserma, i disegni di una nuova biblioteca. Io credo si debba andare in questa direzione – continua – perché è quella scritta nel nostro programma per un polo culturale. E’ vero che nel programma si indicava anche la sistemazione del mercato coperto, ma solo come ‘possibilità’. Oggi l’esigenza a cui dobbiamo andare incontro è quella di far vivere la piazza per 15 ore al giorno. Il mercato sarebbe attivo solo in certi orari e per alcuni giorni la settimana”.
Secondo l’assessore lo stanziamento della Regione Lombardia di 20 milioni di euro per la piazza non è vincolato alla realizzazione di entrambi i progetti. La nuova amministrazione intanto ha già sospeso i lavori per l’abbattimento dei gradoni sul lato caserma, che giudica solo uno spreco di tempo e di soldi. Comunque sia, la scelta andrà fatta presto. Il presidente della Regione Maroni ha già chiesto al comune informalmente che cosa si intenda fare: i soldi del bilancio regionale sono indispensabili, qualunque strada si voglia percorrere.
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