Nasce il comitato per il Sì al referendum costituzionale
Coordinatore Matteo Turri, con Margherita Silvestrini e Gianni Girardi: il 22 luglio la prima iniziativa

La data certa non c’è ancora, ma la mobilitazione è incominciata, per le due posizioni opposte: è il referendum per la conferma della riforma costituionale varata dal governo Renzi: dopo quello per il No, a Gallarate si è costituito anche il comitato per il Sì.
«L’assemblea dei soci fondatori ha nominato coordinatore Matteo Turri, professore associato di Economia Aziendale all’Università Statale di Milano, che sarà affiancato da Margherita Silvestrini in qualità di vicecoordinatrice e da Gianni Girardi con la funzione disegretario-tesoriere. Il comitato, superando gli steccati di partito, è composto da uomini e donne di ogni generazione e si concentrerà sui contenuti del referendum, rivolgendosi a tutti i cittadini, per divulgare le novità previste dalla riforma, raffrontare l’assetto e il funzionamento delle istituzioni italiane con quelli degli altri Paesi europei ed extra UE e sfatare interpretazioni fuorvianti o allarmistiche».
Le ragioni? «Dopo decenni di discussioni, abbiamo la possibilità cambiare e superare l’oscillazione potenzialmente infinita ed a volte inconcludente dei testi di legge tra Camera e Senato, ridurre il numero eccessivo di parlamentari, tagliare i costi della politica, definire i rapporti tra Stato e Regioni nel regolare materie di notevole interesse pubblico. Per cambiare, in meglio, basta un sì. Pronunciarlo,però, può essere difficile, anche a causa di un dibattito pubblico nel quale il referendum serve a parlare d’altro. Noi invece vogliamo entrare nel merito, nella convinzione che cittadini correttamente informati e liberi dai condizionamenti della (mala)politica non possano che condividere la riforma».
Prima iniziativa locale prevista: il 22 luglio alla Festa dell’Unità del Borgorino, a Cassano Magnago, dove interverrà, presentato dal deputato Angelo Senaldi, Roberto Cociancich, membro della Commissione Affari Costituzionali del Senato. Previsti anche account twitter e facebook, nel frattempo il primo canale di comunicazione proposto è la e-mail bastaunsigallarate@gmail.com
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