Funghi, stagione al via: ecco le regole per Valcuvia e Luinese

Il caldo dei queste giornate e le previste precipitazioni a breve saranno complici dei tanti cercatori. Ecco cosa bisogna sapere: il manuale del cercatore in pdf

Funghi

È partita in ritardo, e chissà quando finirà: la stagione dei funghi ha avuto inizio con una “buttata” qualche giorno fa.

Ora il vento e un po’ di secco hanno arrestato la corsa all’ultimo porcino (ma anche alle altre specie commestibili) che a breve potrebbe riprendere, complice l’estesa bruma autunnale e le deboli piogge previste per domenica prossima.

Se le temperature non scenderanno troppo, ci sono le condizioni ideali per lanciarsi alal ricerca attorno alla prossima metà di ottobre.

È bene quindi prepararsi, oltre che con la gamba, anche con regole da tenere a mente quando “si esce” in montagna.

Primo fra tutti il criterio di prudenza e di conoscenza: fate mente locale sul tragitto, lasciate detto dove andare, organizzate uscite con almeno una persona e portate appresso il telefono e indossate indumenti idonei (soprattutto le scarpe!).

Il resto sarà puro divertimento. Con le debite regole, ecco quali per chi bazzicherà fra Valcuvia e Luinese.

“Sul territorio della Comunità Montana Valli del Verbano – si legge nel sito dell’ente – , la raccolta non è subordinata al possesso di alcun tesserino ed è a titolo totalmente gratuito. Non sono cambiate le regole generali sulle modalità di raccolta relative al periodo, ai quantitativi ammessi, alla pulitura, al tipo di contenitori ammessi, ecc. come pure i divieti di asportare humus e terriccio e di raccogliere funghi decomposti e ovoli chiusi di Amanita cesarea disciplinate al Capo I della l.r. 31/2008 “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale” nel rispetto della legge quadro nazionale n. 352/1993. Sono inoltre confermate le limitazioni restrittive vigenti nelle aree protette e le limitazioni particolari nelle aree private di pertinenza degli immobili e nelle aree di nuovo rimboschimento”.

                                       IL MANUALE DEL CERCATORE

 

VADEMECUM PER LA RACCOLTA DEI FUNGHI

– Documentarsi sull’itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie abilità fisiche.
– Comunicare i propri spostamenti prima di intraprendere l’escursione.
– Evitare di inoltrarsi da soli nel bosco, la presenza di un compagno è garanzia di un primo soccorso.
– Consultare, prima della partenza, i bollettini meteorologici e osservare costantemente sul posto l’evoluzione delle condizioni atmosferiche.
– In caso di maltempo non sostare in prossimità di alberi, perché potrebbero attirare fulmini.
– Scegliere l’abbigliamento e l’attrezzatura adatta all’impegno e alla lunghezza dell’escursione: si consigliano calzature da trekking, cellulare, lampada e provviste di acqua e cibo.
– Evitare sempre la raccolta di funghi di specie non conosciute. Nel caso di dubbio rivolgersi agli Ispettorati Micologici delle ASL o presso lo sportello micologico della Comunità Montana che svolgono attività di consulenza gratuita.
– La raccolta è gratuita su tutto il territorio regionale salvo specifici permessi rilasciati dalla Comunità montana di appartenenza o dagli enti gestori dei parchi qualora il territorio del parco non sia ricompreso nei confini di una Comunità montana.
– Il raccolto giornaliero non deve superare i tre chili per persona.
– Non utilizzare rastrelli o uncini che possano danneggiare il micelio.
– È obbligatorio sul luogo di raccolta pulire i funghi riconosciuti eduli da residui di foglie e terriccio; non sussiste obbligo di pulitura per gli esemplari da sottoporre al riconoscimento degli ispettorati micologici.
– I funghi raccolti devono essere trasportati in contenitori rigidi ed areati perché la mancanza di aerazione causa il deterioramento del prodotto.
– In caso di emergenze contattare il numero 112.

Il sito della Comunità Montana Valli del Verbano dedicato ai funghi

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Pubblicato il 05 Ottobre 2016
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