Meno postini e stop agli straordinari, posta a singhiozzo
Presidio in prefettura dei sindacati di categoria per protestare contro la riorganizzazione di Poste Italiane. Sciopero degli straordinari dal 23 ottobre al 24 novembre. Aumentano gli incidenti ai postini
Abituatevi nei prossimi mesi a controllare la cassetta della posta un giorno sì e un giorno no. Se invece attendete una raccomandata, cosiddetta R1, cioè urgente, vi verrà recapitata in giornata. Sono questi gli effetti del piano di riorganizzazione delle Poste italiane e motivo del presidio unitario dei sindacati di categoria (Slp Cisl, Slc Cgil, Uil Poste, Failp, Confsal e Ugl) davanti alla prefettura di Varese dopo lo sciopero generale del 23 maggio scorso.
Sciopero degli straordinari – «Dal 24 ottobre al 23 novembre – dice Maurizio Cappello, segretario regionale della Slp Cisl – ci sarà anche uno sciopero delle prestazioni straordinarie. E se vedete fuori dalle poste il cartello “chiuso per guasto tecnico” non credete che sia un guasto dei computer. È la mancanza di personale non più sostenibile anche per chi sta allo sportello. Sono tutti disagi che pagheranno i più deboli e i meno abbienti».
C’è sempre più lavoro e tagliano personale – I 120 tagli operati in provincia a danno dei postini, secondo il sindacato, hanno peggiorato il servizio senza dare risposte alle nuove attività. «Gli investimenti promessi e non mantenuti nella logistica – continua Cappello – hanno avuto effetti negativi sui lavoratori e sulla cittadinanza. Da una parte ritardi e giacenze, con le giustificate lamentele dei cittadini, e dall’altra un aumento dei carichi di lavoro per i lavoratori con rischi evidenti per l’incolumità degli stessi».
I postini rischiano troppo – Rosario De Brasi, delegato della Cgil e postino da moltissimi anni in provincia di Varese, è preoccupato della riorganizzazione non solo per gli effetti sul servizio ma anche per la salute dei portalettere «Da quando è iniziata questa riorganizzazione – dice De Brasi – gli infortuni sul lavoro sono aumentati del 10%. Mi riferisco agli incidenti in motorino. Questi tagli hanno costretto i postini a un carico non sopportabile nel lungo periodo. Da un piano temporaneo e sperimentale attuato nei comuni sotto i duemila abitanti lo hanno allargato alle città e questi sono i risultati»
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