Monsignor Oscar Cantoni nuovo vescovo di Como

Il suo ministero anche sui vicariati di Canonica, Marchirolo e Cittiglio. Commozione di Diego Coletti nel suo discorso d’addio

Avarie

Papa Francesco ha nominato oggi monsignor Oscar Cantoni nuovo vescovo di Como.

Oscar Cantoni è attualmente vescovo di Crema, ha 66 anni ed è originario di Lenno, in provincia di Como.
Una notizia importante anche per molti fedeli varesini poiché la diocesi lariana ha una sorta di enclave in quella ambrosiana abbastanza ampia e facente riferimento a due valli – Valmarchirolo e Valcuvia – che rientrano sotto il controllo della diocesi di Como sotto i vicariati di Marchirolo, Canonica e Cittiglio.

Avarie

NOTE BIOGRAFICHE DA WIKIPEDIA

Nasce a Lenno, in provincia e diocesi di Como, il 1º settembre 1950. All’età di otto anni si trasferisce con la famiglia nella vicina Tremezzo.
Dopo gli studi classici compiuti al Pontificio Collegio Gallio di Como, retto dai padri somaschi, nel 1970 entra nel seminario diocesano per ricevere la specifica preparazione teologica.
Il 28 giugno 1975 viene ordinato presbitero a Como dal vescovo Teresio Ferraroni.
Dopo l’ordinazione gli viene affidato l’incarico di responsabile del Centro diocesano vocazioni, da lui stesso creato e di cui si occupa fino al 1999, curando l’animazione vocazionale e organizzando momenti formativi e iniziative rivolte specialmente ai giovani, come la “scuola di preghiera”
Nel 1986 è nominato direttore spirituale del seminario teologico diocesano, mentre nel 1991 delegato vescovile per l’Ordo Virginum, l’associazione delle vergini consacrate ripristinata dal Concilio Vaticano II, che contribuisce a far sorgere e sviluppare nella diocesi di Como
L’11 luglio 2000 papa Giovanni Paolo II gli conferisce il titolo di prelato d’onore di Sua Santità.
Nel 2003 lascia gli incarichi precedentemente ricoperti poiché è nominato vicario episcopale per il clero, incarico che mantiene fino alla nomina episcopale.

Ministero episcopale
Il 25 gennaio 2005 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Crema; succede ad Angelo Paravisi, deceduto il 2 settembre 2004. Riceve l’ordinazione episcopale il 5 marzo successivo nella cattedrale di Como dal vescovo Alessandro Maggiolini, coconsacranti il vescovo Teresio Ferraroni e l’arcivescovo Paolo Romeo (poi cardinale). Prende possesso della sua nuova diocesi il 19 marzo successivo.
Gli viene affidata la delega della Conferenza episcopale lombarda per la vita consacrata ed entra a far parte della omologa commissione episcopale della CEI; il 16 giugno 2005 è anche nominato visitatore per i seminari italiani.
Nel 2007 fa notizia la sua iniziativa di distribuire davanti a supermercati e centri commerciali della diocesi l’opuscolo Ti scrivo da amico e intraprende un giro di visite pastorali alle parrocchie del Cremasco.
Nel 2009, fonda Uni-Crema, una “libera università per l’età adulta”, mentre nel 2011 indice un’assemblea ecclesiale aperta a tutte le varie componenti della diocesi: sacerdoti, associazioni, gruppi e singoli fedeli.
Nel novembre 2010, in una celebrazione nel Duomo di Crema, gli vengono consegnati le insegne di grand’ufficiale dell’Ordine e il decreto di nomina a gran priore per l’Italia Settentrionale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Il 4 ottobre 2016, durante una conferenza stampa, annuncia di essere stato destinato alla guida della diocesi di Como, come comunicatogli da papa Francesco durante un incontro avvenuto il 10 settembre.

IL MESSAGGIO DEL VESCOVO DIEGO COLETTI

Penso che possiate immaginare la varietà e la vastità dei sentimenti che provo in questo momento: essere Vescovo non significa semplicemente rispondere a un impegno pastorale, ma è una vocazione di amore e servizio, che coinvolge in modo totalizzante, compresa la sfera affettiva e la cura fraterna delle relazioni personali.
Ora il mio pensiero corre a Crema, al Vescovo Oscar, il quale, per me, è prima di tutto un amico carissimo. A lui rivolgo un augurio sincero di buon cammino in questa Chiesa di Como, di cui è figlio: non farò mancare il mio sostegno nella preghiera. Per lui chiedo la benedizione
sovrabbondante dello Spirito Santo che renda fecondo il suo servizio tra voi.
“Consummati in unum” (Gv 17,23): questo il motto episcopale che scelsi quindici anni fa quando venni ordinato vescovo. “Siano perfetti nell’unità”. Un’espressione, come spiegai in occasione della mia chiamata in diocesi di Como, che indica la cura suprema che tutti dobbiamo avere per la comunione fraterna e la testimonianza di carità che in essa si esprime. Tutto questo è stato la mia “bussola”, ciò che mi ha orientato in questi dieci anni fra di voi, a servizio della Verità e della Gioia del Vangelo, perché l’amore che abbiamo gli uni per gli altri sia espressione del nostro essere cristiani.
Tante le cose che vorrei dire… e avremo occasione di condividerle anche nei prossimi giorni! Ora, però, desidero esprimere il mio affetto per la Chiesa di Como che, pur con i miei limiti, ho servito con cuore appassionato. È poco dire “grazie” per tutto il bene che a mia volta ho
ricevuto: nei moltissimi incontri, nelle occasioni più diverse, nelle relazioni con i miei fratelli sacerdoti, i diaconi, le comunità di religiosi e religiose, le altre espressioni di vita consacrata, i laici, le parrocchie e le altre istituzioni ecclesiali e civili, i credenti e i non credenti. Una diocesi ricca di fede e di forti testimonianze di santità: quelle solennemente riconosciute dalla
Chiesa e quelle vissute nella quotidianità di tante esistenze personali e di tante famiglie.
Il prossimo 13 novembre, memoria liturgica di San Diego e, come saprete, data indicata per la chiusura dell’Anno Santo della Misericordia nelle Chiese locali, vi invito a un momento di preghiera e di saluto che vivremo insieme nella nostra Cattedrale, alle ore 15.30.
Vi chiedo, ancora una volta, di accompagnarmi con la vostra amicizia e preghiera in questo momento che, come potete capire, è carico di emozioni, ma è vissuto nella pace perché reso fecondo e arricchito dalla Grazia del Signore e dall’obbedienza nella Sua Chiesa.
+ Diego, vescovo

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 04 Ottobre 2016
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