Più vigilantes sui treni e nelle stazioni. Ma in cambio di aumenti sui biglietti
L'assessore regionale Sorte ha ipotizzato un nuovo piano straordinario. "Potrebbe giustificare un ritocco dei biglietti" nel 2017
«Il più grande piano della sicurezza regionale a bordo dei treni e nelle stazioni». Che richiederebbe però un rincaro dei biglietti, magari già dal 2017.
È l’ipotesi ventilata dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, e che ha già messo in agitazione pendolari e comitati dei viaggiatori.
Nel delineare il «piano di sicurezza regionale», Sorte ha anche dato un numero, che dà più corpo all’ipotesi: infatti il progetto «vedrebbe in campo non solo una rinnovata collaborazione con la Polfer, ma anche l’utilizzo di 300 guardie giurate che potrebbero presidiare la quasi totalità delle lineee ferroviarie lombarde» (la Lombardia vanta circa 1900 Km di binari e oltre 400 stazioni, tra quelle gestite da RFI e quelle di FNM).
Se il piano alla sicurezza rappresenterebbe una nota positiva, il versante negativo è dato dall’ipotesi di un aumento di costi. «Nel 2016 abbiamo deciso di non aumentare i prezzi dei biglietti ferroviari, dato in controtendenza rispetto a altre regioni italiane» continua Sorte. «È sicuramente un risultato molto importante. Nel 2017, nonostante i feroci tagli governativi, punteremo a fare altrettanto anche se questo piano straordinario senza precedenti potrebbe giustificare un ritocco dei biglietti, ma solo per risolvere quasi definitivamente il problema della sicurezza sui treni che, lo ricordo, non è una competenza regionale, ma visto il disimpegno del Governo, lo è di fatto».
È da anni che la Lombardia è in polemica con il governo centrale proprio sul fronte sicurezza, fin dai tempi della gravissima aggressione al capotreno a Villapizzone (a proposito: il capotreno è tornato in servizio).
«L’assessore Sorte annuncia l’avvio di un fantomatico piano straordinario regionale per la sicurezza a bordo treno per giustificare l’ipotesi di un nuovo aumento dei biglietti, a nostro avviso, del tutto ingiustificato vista la qualità del servizio offerto – replica Alessandro Alfieri, capogruppo PD in consiglio Regionale – Non bastavano i quotidiani ritardi, le soppressioni delle corse, i passaggi a livello non funzionanti o i problemi di riscaldamento sulle carrozze. Oggi abbiamo dovuto fare i conti anche con il problema del ‘treno corto’ che ha lasciato a terra, nell’orario di punta del mattino, i tantissimi pendolari della linea Varese – Milano Porta Garibaldi per il numero di carrozze insufficienti. Le chiacchiere stanno a zero. Se l’intenzione della Giunta è di aumentare il costo dei biglietti lo si dica chiaramente. Ho chiesto, oggi in commissione Mobilità, l’audizione dei vertici di Trenord per capire come stanno davvero le cose».
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