Ventidue chili di droga da Granada a Bergamo, intercettati a Malpensa

La Guardia di Finanza ha poi eseguito una "consegna controllata", arrestando due giovani della Val Seriana

Sequestri Malpensa

Ventidue chili di droga “beccati” dalla Guardia di Finanza tra le spedizioni in transito dalla dogana aeroportuale di Malpensa: un gran bottino – l’ultimo in ordine di tempo – nella caccia ai trafficanti di droga.

Spesso le spedizioni di stupefacenti riguardano quantità minime (per ridurre il rischio di esporsi all’arresto in flagranza) ma in questo caso le tre spedizioni postali erano decisamente corpose: tutte provenienti dallo stesso indirizzo della città spagnola di Granada, erano destinate in diverse località della provincia di Bergamo.

Nel primo caso, sono stati rinvenuti oltre 6 chili di sostanza stupefacente di tipo marijuana e quasi un chilo di hashish, nel secondo, 7 chili di marijuana, mentre nell’ultimo quasi 8 chili di marijuana, per un totale di circa 22 chilogrammi di sostanza stupefacente intercettata.
La particolarità di tutte le spedizioni riguarda il metodo di confezionamento dello stupefacente che è risultato essere sempre celato all’interno di buste trasparenti sottovuoto.

L’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, dott.ssa Chiara Monzio Compagnoni, si è quindi concentrata sulla ricerca dei reali destinatari delle spedizioni: in tutti i casi i pacchi risultavano destinati a persone realmente residenti nei paesi indicati sul confezionamento esterno della merce, ma o l’indirizzo non risultava coincidente con quello indicato nella spedizion,  oppure il numero civico risultava inesistente o errato. Le indagini, comprensive di specifiche attività tecniche che si sono protratte per un prolungato periodo, hanno permesso nello specifico di rintracciare come reale destinatario di tutte le spedizioni un italiano di 25 anni, L.D., residente ad Albino (Bergamo).

La lotta dei cigni

Negli scorsi giorni, i militari delle Fiamme Gialle hanno dunque portato a termine quella che in gergo viene definita “consegna controllata”, seguendo cioè la merce fino al destinatario finale. In particolare, a ritirare lo stupefacente non si è presentato in prima battuta il venticinquenne bergamasco ma un suo complice, B.O. di anni 19 nato ad Alzano Lombardo, di origini marocchine. Una volta sorpreso dai militari, il giovane tentava di giustificarsi affermando che, a causa della propria precaria situazione economica, aveva chiesto aiuto a L.D. il quale gli aveva proposto di ritirare la spedizione per proprio conto in cambio di un compenso.

I militari hanno raggiunto l’abitazione del giovane il quale, attraverso una chat telefonica, ha contattato L.D. per comunicare l’avvenuto ritiro del pacco; lo stesso dopo circa un’ora è arrivato sul posto e, una volta aperta la spedizione, si è accertato del contenuto della stessa e ne prelevava parte. I Finanzieri, che nel frattempo stavano assistendo alla scena da una camera vicina, sono a questo usciti allo scoperto e hanno arrestato entrambi i giovani coinvolti.

Nell’abitazione del venticinquenne bergamasco sono stati recuperati anche marijuana per quasi 400 gr, 80 semi di cannabis ed oltre 26.000 euro in contanti, presumibili introiti derivanti dall’attività di spaccio e celati all’interno di un cassettone della camera da letto del ragazzo. Ad ulteriore riprova del coinvolgimento del L.D. nell’intera vicenda, al momento della perquisizione personale è stato trovato all’interno del suo portafoglio un pezzo di carta manoscritto che riportava fedelmente i nominativi presenti sul confezionamento esterno delle tre spedizioni postali.

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Pubblicato il 25 Ottobre 2016
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