Viaggio nella Btsr, dove l’elettronica si fa tessuto (e non solo)

L'azienda ha aperto le sue porte per il PMI day mostrando a 60 ragazzi lo stabilimento che produce componenti per i telai di tutto il mondo

Sono montati sui telai di tutto il mondo i prodotti della Btsr, l’azienda che produce ad Olgiate Olona sensori e sistemi di controllo qualità e che in occasione del PMI Day ha aperto le sue porte a 60 ragazzi delle scuole medie.

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E’ qui, in un grande stabilimento che si affaccia sull’autostrada che un centinaio di persone pensano, realizzano e vendono componenti di alta tecnologia che sono in grado di migliorare il sistema della produzione tessile abbattendo i costi, aumentando la qualità dei filati e incrementando l’efficienza. «Qui produciamo tre grandi famiglie di sensori -spiega ai ragazzi il responsabile commerciale dell’azienda, Alessandro Trotti- e cioè quelli che monitorano la rottura del filo, quelli che ne controllano la qualità e quelli che assicurano la giusta tensione». Tre elementi fondamentali per il processo produttivo e che la Btsr riesce a declinare con centinaia di apparecchiature diverse, pronte per adattarsi a qualunque tipo di telaio.

«Nello stabilimento abbiamo apparecchiature estremamente tecnologiche che hanno permesso di rendere molto più efficiente il nostro processo produttivo -racconta Francesco Iadonisi, quadro dell’azienda- oltre che un settore di ricerca e sviluppo che riesce a rispondere alle esigenze dei clienti sempre più velocemente». Qui, ad esempio, le stampanti 3D sono arrivate una dozzina di anni fa perchè «prima servivano mesi per avere i prototipi delle componenti delle nostre macchine mentre ora con la stampa 3D nel giro di una notte possiamo avere tutto quello che ci serve».

Una tecnologia che è anche molto versatile. «Noi siamo prima di tutto un’azienda di elettronica -continua Trotti- e questo ci permette di pensare i nostri prodotti non solo per il tessile ma anche per altre componenti». Recentemente infatti l’azienda ha lanciato una linea di prodotti che riesce a gestire i fili di rame e se è vero che «oggi il 90% di quello che facciamo è destinato al mondo del tessile, tra qualche anno potrebbe non essere più così» e la Btsr è pronta ad adattarsi al cambiamento.

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 08 Novembre 2016
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