Anche l’elicottero del 118 si inchina a salutare Gio Ambrosetti
E' stata uno straordinario e inusuale inno alla vita, la cerimonia per dare l'ultimo saluto a Giovanni Ambrosetti, Guida alpina, istruttore nazionale del CNSAS, tecnico di elisoccorso
E’ stata uno straordinario e inusuale inno alla vita, la cerimonia per dare l’ultimo saluto a Giovanni Ambrosetti Guida alpina, istruttore nazionale del CNSAS, tecnico di elisoccorso, che ha dedicato molti anni di vita al Soccorso Alpino ed è stato uno dei più forti alpinisti della provincia di Varese, con numerose e impegnative salite, dalle Dolomiti al Monte Bianco.
Ambrosetti, Gio per gli amici e per chi lo salutava alla funzione, era, tra le altre cose, anche un uomo di recente ed entusiasta conversione alla chiesa Evangelica: e la serenità del fatto che non avesse concluso il suo viaggio, ma che semplicemente “avesse cambiato abito, andando verso una nuova straordinaria avventura” era palpabile tra i tantissimi, pur commossi, presenti.
Una cerimonia di addio che si è svolta in una strapiena sala napoleonica delle ville Ponti, e che è stata celebrata dal pastore della chiesa evangelica di Milano Roselen Boerner Faccio, insieme alle persone che gli sono state più vicine nel momento più duro della malattia: sua moglie Anna, sua sorella, gli amici Luca e Giovanni, i compagni di fede Davide e Carlo, i colleghi del soccorso alpino e del 118.
Insieme per accompagnare un passaggio, ma soprattutto per testimoniare una fede che l’aveva cambiato, anche caratterialmente: «Negli ultimi anni aveva la stessa determinazione nel portare avanti le cose, ma una più grande e straordinaria serenità, che faceva bene a tutti», hanno detto di lui.
Perchè: «Negli ultimi otto anni ha cercato Dio profondamente, e l’ha trovato e camminato con lui – ha spiegato la moglie Anna – Se ho conosciuto la montagna lo devo a lui. E so che lui ora vorrebbe darvi un messaggio: “la vera sicurezza non sono ganci e moschettoni, ma camminare con Cristo”»
«Gio aveva voglia di vivere ancora, ma solo per raccontare a tutti della fede che aveva raggiunto – ha spiegato la pastore – E oggi è il giorno che aspettava Giovanni, quello in cui racconta la sua fede a tutti voi che siete qui Ora sta partendo per questa nuova straordinaria avventura: sapeva già di vederci da su, e penso sia soddisfatto. Perchè vi vedrà andare via di qui con una strana pace, che è quella che viene dal cielo».
Una sensazione palpabile, tra chi c’era, perchè: «la cattiva notizia è che è stata tolta dal mondo una persona meravigliosa, ma la buona notizia è che è stato arricchito il cielo di una persona meravigliosa».
Durante la cerimonia di ricordo, su ville Ponti ha sorvolato più volte l’elicottero del 118, quello con cui “Gio” aveva portato a termine centinaia di soccorsi: lo stesso che i suoi colleghi hanno mostrato nell’ultimo videoricordo, che prima di uscire hanno potuto vedere i partecipanti. L’ultimo, commosso e visibile omaggio di chi per tanti anni ha salvato le persone insieme a lui.
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