Campo dei Fiori senz’auto, il vero omaggio a Furia

La lettera di Domenico De Maria che fornisce qualche indicazione sul miglioramento della fruibilità turistica della montagna e del parco che sia sostenibile

campo  dei fiori panorama

Nomen Omen è una locuzione latina la cui traduzione letterale significa che il nome è un presagio e deriva dalla credenza degli antichi romani che nel nome della persona fosse indicato il suo destino. Dire quindi che il nome di Salvatore dato al professor Furia corrispondesse a ciò che ha realizzato nella sua vita conferma la validità dell’antico detto.

La sua attività ha permesso alla città di Varese di salvare un inestimabile patrimonio pubblico conosciuto oggi con il nome di Parco Campo dei Fiori all’interno del quale operano i suoi eredi della Società Astronomica Schiapparelli che gestisce l ‘osservatorio .

Una recente proposta vorrebbe dedicargli una statua in bronzo da collocare su una panchina panoramica al belvedere del Campo dei Fiori , all’ingresso della Cittadella delle Scienze e all’inizio del sentiero di circa 4 km che porta al Forte d’Orino.
Ho frequentato raramente questi luoghi nel periodo in cui il prof.Furia ha salvato da invasioni di cemento l’attuale territorio del parco, mentre ora è diventato il luogo in cui preferisco trascorrere buona parte del mio tempo libero con il rispetto dovuto giungendovi esclusivamente con il mezzo pubblico.

Un vero omaggio postumo a chi è stato insignito del diploma di Benemerito della Cultura, della Scuola e dell’Arte, nonché della medaglia d’oro del Presidente della Repubblica, sarebbe quello di rispettarlo evitando al Parco quella invasione di auto di visitatori dovuta ad un servizio di trasporto urbano decisamente inesistente.

Per oltre 300 giorni all’anno si giunge a Campo dei Fiori dopo le ore 10, con quattro corse giornaliere dell’autobus CF, mentre nei festivi le corse sono 9 e anch’esse terminano il servizio di trasporto, senza alcuna distinzione di stagione, alle ore 18.00.
Per trascorrere un pomeriggio al Campo dei Fiori l’unico autobus C utile è quello che parte dal centro città alle ore 13.15 che, dopo il cambio di vettura a Piazzale Montanari, permette di partire da Piazzale Pogliaghi con l’autobus CF delle ore 13.53. I turisti che giungono a Varese privi di auto hanno scarse possibilità di visitare la zona.

Un altro omaggio potrebbe essere quello di mettere il nome di Salvatore Furia su qualche panchina nei punti più panoramici del sentiero che porta al forte d’Orino, ricavandole dai tronchi di alberi recentemente abbattuti che forse hanno ricevuto qualche attenzione durante la vita del professore. Una breve sosta ristoratrice davanti allo spettacolare paesaggio sarà meglio di una carezza ad una inanimata statua di bronzo.
Il piano di rilancio turistico dovrebbe dedicare più attenzione al Campo dei Fiori attingendo alle proposte ed ai suggerimenti di coloro che lo frequentano e ne apprezzano la bellezza in ogni stagione dell’anno.
Cordiali saluti.

Domenico De Maria

Pubblicato il 15 Febbraio 2017
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