Pioggia in arrivo? L’uomo del meteo ha detto sì
Da 10 anni e per passione Simone Gazzetta si occupa di previsioni insieme ad un gruppo di amici. Così è nato Luino Meteo
Sulla credenza c’è una vecchia sveglia ferma alle tre e un quarto, un binocolo consumato della marina e sofisticati anemometri: un mix tra nuovo e antico, sintesi della meteorologia: leggere i dati, ma anche capire sul territorio cosa sta accadendo. Scienza e conoscenza, esperienza e intuito.
E dalla passione per il “tempo che farà” nasce “Luino Meteo”, giusto 10 anni fa. Un progetto costruito attorno a questa passione dal manager luinese Simone Gazzetta e dall’amico, il commercialista Antonio Tonta, a cui nel giro degli anni si sono aggiunti altri associati, tutti col pallino delle previsioni.
Nel suo quartier generale, al primo piano di uno stabile nel centro di Luino, Simone sale nella plancia di comando che è un soppalco e da qui, come sulla tolda, accende un lettore; lì ci sono da leggere i numeri della centralina montata sul tetto di casa.
«Un investimento fatto anni fa per avere sempre sotto controllo la situazione e poter poi pubblicare le nostre previsioni sul sito – racconta – . Ci chiamiamo Luino Meteo, ma in realtà le nostre previsioni spaziano sull’intero Lago Maggiore, sul Locarnese e in provincia di Verbania, sconfinando nel Basso Varesotto e nel Comasco».
Un crescendo di accessi nel sito, che oggi sfiora i ventimila al mese in termini di visite; su facebook in oltre 2000 seguono la pagina.
Ogni quanto, le previsioni? «Ogni volta che c’è qualcosa da scrivere per aggiornare i nostri lettori – spiega il meteorologo . Non siamo dei fanatici e cerchiamo di proporre sempre quello che viene letto dalle nostre strumentazioni. Così possiamo dire che nei prossimi giorni arriverà aria atlantica e porterà la pioggia sull’Alto Varesotto, e la neve sui monti del Luinese: in Forcora ne cadrà, 30 centimetri, ma si tratterà di una neve destinata a sparire con una certa velocità».
La certezza, in questa materia, non è proprio una garanzia, ma le previsioni sono tutt’altro che un lancio di dadi: si parla infatti di “modelli”.
«Tutto dipende dal modello che viene utilizzato per leggere i dati. La Svizzera, per esempio, ha elaborato un suo modello specifico per le previsioni in ambiente alpino. Si tratta di previsioni attendibili, anche se a volte un po’ troppo generiche, non proprio nel dettaglio. Noi di Luino Meteo cerchiamo di proporre al nostro pubblico previsioni con una scadenza temporale limitata, e quindi più precisa, e localizzata su di un’area abbastanza circoscritta».
Una strategia che, a lungo paga, con un seguito di affezionati lettori. Gli strumenti a disposizione, oltre alla centralina a Luino, comprende anche una centralina con anemometro a Laveno Mombello presso la Lega Navale (zona forte austriaco) e in primavera verrà posizionato un rilevatore di fulmini, sempre a Luino.
Prevedere bene il tempo, però, costa. Per un buon dispositivo esterno, una stazione meteo, ci vogliono più di mille euro. Poi è necessario avere una centralina di rilevamento e un pc sempre acceso, alimentato e dedicato a questa attività. Gli sponsor ci sono; alcune attività cittadine credono in questo servizio e hanno comprato uno spazio pubblicitario sul sito. «Anche questo aiuta alla copertura dei costi».
La migliore previsione? «La nevicata del 10 e del 12 gennaio scorsi: quella l’abbiamo beccata in pieno».
E la peggiore? «Beh prevedere sole e trovarsi la pioggia. Anche questo è capitato, ma di solito ci prendiamo».
Scendiamo dal soppalco fiduciosi della bontà delle prossime previsioni, sebbene il vecchio barometro del nonno punti l’ago verso il “bello”. Ma quelli, si sa, erano altri tempi.
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