Spaccata notturna dal parrucchiere. Colti sul fatto tre uomini
Arrestati tre uomini residenti a Milano che hanno sfondato la porta di ingresso del negozio trafugando apparecchiature, computer

Sono entrati in un laboratorio da parrucchiere e hanno tentato di portare via tutto all’interno del negozio. Ma sono arrivati i carabinieri che li hanno arrestati. È accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì, in via Larghi, nella zona vicina alla Stazione, quando un residente della zona, attirato da strani rumori all’interno del negozio, ha chiamato le forze dell’ordine. Colti sul fatto, i tre, che erano già conosciuti alle forze dell’ordine, con un’età di 27, 31 e 37 anni, sono stati sorpresi mentre erano intenti, dopo aver sfondato la porta d’ingresso, a portare via apparecchiature, computer e cassa dall’interno dei locali dell’attività commerciale.
Il vicino era stato attirato dai rumori che provenivano dalla strada e ha informato telefonicamente il 112, dando la possibilità all’operatore della centrale di attivare, in pochi istanti, le pattuglie in circuito, già impegnate in un servizio di prevenzione. Sul posto si sono precipitate immediatamente le pattuglie della Radiomobile e delle vicine Stazioni di Caronno Pertusella e Cislago, che circondando la zona non hanno lasciato vie di fuga ai tre ladri. È stato così sorpreso anche colui che fungeva da palo, in auto pronto a partire, e gli altri due ancora all’interno del negozio, intenti ad asportare la merce da trafugare.
A seguito del successivo sopralluogo, i Carabinieri hanno constatato che i tre uomini avevano infranto la porta d’ingresso, attraverso la quale si erano introdotti nel laboratorio e, si erano già impossessati di merce per un ingente valore. La maggior parte degli oggetti erano apparecchiature imballate per acconciature e la cura dei capelli. Inoltre, avevano già raccolto alcuni pc portatili e si stavano preparando a portare via la cassa.
I tre, bloccati e assicurati alla giustizia, sono stati dichiarati in arresto e trasportati in caserma per i successivi accertamenti, al termine dei quali sono stati accompagnati al carcere di Busto Arsizio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La refurtiva, interamente recuperata, è stata restituita al legittimo proprietario.
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