Venti arresti tra gli ultras dell’Atalanta
La Polizia di Stato ha indagato a Bergamo e provincia per i reati di spaccio di droga, estorsione, rapina, resistenza a pubblico ufficiale. Coinvolti anche soprattutto diversi ultras dell'Atalanta
Operazione di polizia contro un gruppo di ultras dell’Atalanta: si chiama “Mai una gioia” l’operazione scattata a Bergamo e provincia, che riguarda ventisei persone destinatarie ordinanza di custodia cautelare e altre solo indagate.
Le indagini – partite nel 2015 – sono state condotte dalla Squadra Mobile di Bergamo e dal Servizio Centrale Operativo della polizia di Stato, coordinati dal procuratore Gianluigi Dettori (conoscenza varesina, è stato anche procuratore a Busto Arsizio).
Arresti ultras Bergamo: i reati contestati
I reati contestati sono spaccio di droga, estorsione, rapina e resistenza a pubblico ufficiale. I reati sarebbero stati compiuti nei dintorni dello stadio, in particolare lo spaccio di cocaina tra altri tifosi bergamaschi: l’estorsione è stata contestata in particolare rispetto al “recupero crediti” (evidentemente illegittimi, essendo illegali) da parte di clienti che non pagavano. Anche la resistenza a pubblico ufficiale sarebbe da ricondurre all’area dello stadio, in occasione di alcune partite dei neroazzurri: alcuni episodi contestati riguardano il match con l’Inter. La rapina riguarda alcuni carichi di stupefacenti sottratti a corrieri della droga (su BergamoNews ci sono diversi dettagli).
Arresti ultras Atalanta Bergamo: chi è coinvolto
Sono stati arrestati – come riporta BergamoNews – una ventina di tifosi, ma anche un cittadino albanese e uno serbo. Il nome dell’operazione – “Mai una gioia” – deriva da un’espressione gergale che pare usata molto frequentemente all’interno delle intercettazioni (e ripresa anche da uno striscione comparso sugli spalti dell’Atalanta). Il Fatto Quotidiano identifica in 41 le persone indagate complessivamente.
Sempre il Fatto Quotidiano segnala anche che tra gli indagati (non arrestato) c’è anche il figlio di un magistrato della vicina Procura di Brescia.
Arresti ultras Atalanta Bergamo: chiusi dieci locali pubblici
Il Questore di Bergamo, Gerolamo Flaviano, ha detto in conferenza stampa che l’inchiesta ha portato anche a «dieci provvedimenti nei confronti di altrettanti locali pubblici, 9 in città e uno in provincia, che vanno chiusi dai 15 giorni ai 3 mesi». Lo riporta BergamoNews, che ha seguito la conferenza stampa sull’operazione: si tratterebbe dei locali “della movida” in cui si svolgevano le cessioni di dosi di droga.
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