Io vigile, volontario ad Accumoli

Paolo Gogni, agente della polizia municipale di Besnate, è in "missione" da una settimana nel paese devastato dal terremoto con il comandate Franzetti di Bodio. Il suo racconto delle giornate passate tra macerie e animali abbandonati

Tra le case distrutte

“Quel che toglie il fiato è il silenzio assoluto, il vuoto. Strade deserte, case sventrate e il senso di una quotidianità spazzata in un attimo”. Paolo Gogni racconta tutto d’un fiato; dal cellulare di sente il soffio del vento. Fa freddo? Chediamo “No, qui ad Accumoli oggi si sta bene, c’è il sole”. Sole che dovrebbe rendere bello un panorama agreste e che invece non trasmette alcuna sensazione positiva. “C’è tanto, tanto lavoro da fare – spiega Paolo Gogni – e i volontari che arrivano qui di settimana in settimana non si risparmiano”.
Proprio come lui, agente di polizia municipale di Besnate inviato dall’Anci, l’associazione nazionale comuni italiani,  insieme ai tanti colleghi delle Polizie Locali dei comuni della provincia di Varese, a dare una mano nelle zone terremotate. (nella foto qui sotto la piazza di Illica com’era e com’è oggi)

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Tra le case distrutte dal terremoto 4 di 12

“Sono con il comandante Franzetti di Bodio – ci spiega- Abbiamo il compito di gestire l’apertura degli uffici comunali ma poi facciamo tutto ciò che ci chiedono.
Mi aspettavo di trovare la devastazione ma viverci in mezzo è tutta un’altra cosa. È impressionante il “rumore” del silenzio e l’odore dei calcinacci che a distanza di mesi è ancora forti nell’aria. Angoli e vie un tempo pieni di vita e rumori, ora ridotti ad ammassi di macerie di un paese fantasma, non c’è più niente e nessuno. La notte poi è davvero inquietante”.

Dal racconto di Paolo si coglie chiara una cosa: in questa missione i volontari ci stanno mettendo il cuore e l’anima, consapevoli che quel che fanno è solo un granello nel mare di un’emergenza che nessuno sa quanto durerà.

“Tra le tante cose che mi hanno colpito ci sono i cani e i gatti abbandonati per la strada. La gente è fuggita oppure ha lasciato la sua casa prendendo il minimo indispensabile e così ora gli animali di casa vagano affamati e impauriti per la strada“. Da Monza è arrivato il mangime per cani e gatti ma non abbiamo neppure le ciotoline per somministrarglielo. Quando tornerò a casa mi attiverò per raccoglierne il più possibile e le manderò qui“.

Ne approfitto per dare una buona notizia agli azzatesi: il fieno spedito nei giorni scorsi è arrivato a destinazione. E’ stato distribuito agli agricoltori del posto. Ho potuto vederlo con i miei occhi”.

Il sindaco di Bodio Lomnago Eleonora Paolelli ha dato una lettera ai due agenti di polizia locale da consegnare al sindaco di Accumoli: “Quando tutto è perduto solo l’“uomo” può salvarsi e può portare aiuto, ed è per questo che sono intervenuti in tanti, accesi dalla voglia di fare e di dare, più o meno fiduciosi dell’efficacia dell’azione, ma tutti pronti a soffrire e lottare con voi e speranzosi di riscaldarvi i cuori e riaccendere le vostre speranze.

Ed è pensando al bisogno della sua gente di avere “uomini” vicino che ho deciso insieme alla nostra amministrazione di inviarle il nostro commissario di Polizia Locale Marc Franzetti. Inoltre presterà il suo impegno sul vostro territorio l’agente Paolo Gogni della Polizia Locale di Besnate, ma che rappresenta anche l’Amministrazione di Bodio Lomnago in quanto nostro consigliere comunale. Mi scusi se è così poco, ma nel mio cuore di sindaco di un piccolo paese, la tragedia che ha colpito Lei e i Suoi Concittadini, occupa un “grande” spazio”.

Domenica Paolo Gogni e Marc Franzetti torneranno a casa: “E’ un’esperienza che non può non lasciarti un segno. Avremmo voluto fare molto di più ma mi rendo conto che ci vorrà tempo. Non so come fosse questo paese prima del terremoto: ma mi basta vedere le case sventrate coi letti fatti e gli armadi che penzolano dai muri crollati per rendermi conto di cosa significhi perdere tutto in pochi minuti. Ci vuole coraggio per tornare a sperare. Io mi auguro che la nostra presenza qui serva anche a questo”.

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Pubblicato il 01 Marzo 2017
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