Nuovi contratti e servizi: l’Agenzia formativa vuole cavarsela da sola

Con la revisione dello statuto e un nuovo contratto di servizio, l'agenzia speciale di Villa Recalcati volta pagina. Preoccupati i dipendenti che temono il cambio del datore di lavoro

consiglio d'amministrazione e consigliere bertocchi

La revisione dello Statuto, un nuovo contratto di servizio, un bilancio che tenda all’autosufficienza. La Provincia di Varese scommette sul rilancio dell’Agenzia formativa, nata nel 2002 per seguire i corsi di formazione professionale che Villa Recalcati aveva ricevuto dalla Regione.

« Dopo la fine dei finanziamenti a pioggia da parte della Regione – ha spiegato il consigliere con delega alla Formazione professionale Paolo Bertocchi – questa agenzia speciale ha navigato in acque molto agitate. Grazie a una gestione oculata dell’attuale dirigenza, ieri abbiamo portato in consiglio e abbiamo approvato tre fondamentali novità che ci permettono di voltare pagina e di allineare la nostra agenzia a quella di tutte le altre province lombarde».

Di fatto, quindi, l’ente con sede in via Monte Generoso avvierà una riorganizzazione profonda che porterà all’assunzione diretta dei 58 dipendenti attualmente legati a Villa Recalcati, ma anche alla stabilizzazione di ulteriori lavoratori : « Il numero esatto non è ancora quantificabile – ha spiegato la presidente dell’Agenzia Marina Rossignoli – con il centro di ricerca sulla pubblica amministrazione della LIUC stiamo facendo un’analisi esatta del fabbisogno e stileremo un piano triennale. Per la fine di maggio avremo le idee chiare».

L’Agenzia formativa raccoglie un terzo degli studenti varesini iscritti ai CFP: conta 5 sedi, quasi 1300 alunni dei corsi triennali, 386 adulti in formazione e 201 operatori di cui 58 assunti con contratto a tempo indeterminato: « Grazie alla revisione del contratto di servizio riapriremo la possibilità di fare assunzioni – ha spiegato la presidente – attualmente l’83% degli insegnanti è precario proprio a causa dei divieti che erano stati volutamente introdotti in passato. Ci saranno insegnanti con cui sarà importante avviare un rapporto di lunga durata come nele materie trasversali , e quelli con cui è meglio stringere collaborazioni perché rappresentanti del mondo del lavoro».

La scommessa per il futuro si basa soprattutto sui numeri di bilancio: « Siamo passati dal 2014 in cui l’Agenzia godeva di un trasferimento regionale annuo di 3.362.211 – ha ricordato Bertocchi – al 2015 quando riuscimmo, nonostante la difficile situazione economica dell’ente provincia, a versare  1.325.000 per colmare i mancati trasferimenti regionali ed evitare la chiusura di sedi o soppressione di corsi. Nel 2016, grazie al lavoro del CdA l’intervento della Provincia si è ridotto sino a 414.000 euro e andiamo verso l’autonomia finanziaria dell’ente, con una stima prudenziale di 300.000 euro di contributo per il 2019. Voglio rimarcare come in questi anni non abbiamo mai fatto mancare nulla ai nostri studenti e alle loro famiglie, garantendo il diritto allo studio e alla formazione».

La sfida impegnativa di domani sarà anche quella di ottenere da Milano il pagamento per quelli che, oggi, sono definiti “gli studenti fuori dote”: « Si tratta di ragazzi che arrivano ai corsi professionali in corso di anno scolastico – spiega Bertocchi – Noi ne abbiamo 137. Se venissero riconosciute quelle doti incasseremmo 517.000 euro raggiungendo la completa autonomia economica. Anche sul fronte disabilità vorremo chiedere alla Regione di elevare la quota di finanziamento: attualmente vengono erogati 3000 euro a alunno mentre nel sistema scolastico statale se ne riconoscono 15.000. Sono due voci importanti su cui stiamo creando una posizione unica a livello lombardo».

E se queste rimangono le grandi sfide di domani con la convocazione del Comitato socio economico previsto con funzione di consulenza ma mai convocato negli ultimi 10 anni e l’istituzione  di una struttura di innovazione e sviluppo, sul tavolo oggi c’è il caso dei dipendenti di Villa Recalcati che non hanno alcuna intenzione di cambiare datore di lavoro: « Abbiamo avuto qualche incontro ma aspettavamo di avere l’ufficialità del nuovo corso per aprire la trattativa – ha spiegato Marina Rossignoli – da domani inizieremo gli incontri con il personale. Spiegheremo a tutti come stanno le cose. Voglio ricordare che, attualmente, non abbiamo un interlocutore dedicato perché non ci sono  rappresentanti sindacali dell’Agenzia. So perfettamente che ogni novità lascia timori e perplessità: ma dal confronto riusciremo a chiarire tutti gli aspetti della vicenda. Questa è un’agenzia della Provincia, nata pubblica per rimanere pubblica. Vorrei che fosse chiaro a tutti».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Aprile 2017
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