Quanta acqua consumiamo? Un facile questionario ce lo dirà

Una ricercatrice chiede aiuto per avere dati sulla tipologia di consumi idrici e per sapere quanto servono le casette dell'acqua

acqua

Quanta acqua consumiamo? E le casette dell’acqua vengono utilizzate in maniera ottimale? Una ricercatrice varesina, Valentina Rattaggi, studentessa dell’Università degli Studi di Milano, sta svolgendo il tirocinio curriculare presso il Laboratorio Biomedico Ambientale dell’ ATS – Agenzia di Tutela della Salute dell’Insubria, sede di Varese  e chiede una mano a tutti i cittadini che rispondendo al seguente questionario potranno aiutarla nei suoi studi.

Ecco il link a cui collegarsi al questionario anonimo. Di seguito pubblichiamo un suo articolo che spiega con precisione l’intento della ricerca.

Le fontane pubbliche hanno da sempre rappresentato il fulcro centrale della città. Nel mondo greco erano considerati veri e propri luoghi sacri dove esprimere, tramite complessi architettonici e scultorei, la potenza e la ricchezza dell’autorità costituita.

Con l’industrializzazione ed il progresso economico-sociale che nel XIX secolo ha investito gran parte del mondo occidentale, si assisterà alla diffusione della rete idrica in gran parte delle abitazioni. E’ proprio in questo periodo che le fontane acquisiscono un valore fondamentale nel fornire acqua alla popolazione meno abbiente, la quale non poteva permettersi una fornitura diretta di acqua nel proprio alloggio.

Con il secondo dopoguerra il rapporto tra le fontane e la comunità tende a mutare, infatti il benessere economico portò ad una diminuzione del loro utilizzo.

Tra gli anni 60’-70’ si è assistito alla crescita di un prodotto ormai entrato nella vita quotidiana di chiunque: le acque in bottiglia. L’attenzione da parte dei produttori venne posta sulla dubbia qualità dell’acqua del rubinetto e di conseguenza sulla superiorità di quella in bottiglia. Basandosi sullo stesso principio, in epoche più recenti si sono poi diffusi una serie di trattamenti domestici associati all’acqua del rubinetto presente nelle nostre case.

Nell’ultimo decennio invece, la sensibilizzazione da parte del consumatore verso tematiche come la salubrità dell’acqua e l’inquinamento ambientale ed energetico, hanno contribuito all’enorme diffusione delle casette dell’acqua.

Le case dell’acqua sono delle installazioni tecnologiche che offrono un servizio di erogazione di acqua potabile. I sistemi presenti all’interno delle casette e i trattamenti che l’acqua subisce, sono tipicamente finalizzati a migliorare alcune delle caratteristiche organolettiche che maggiormente incontrano il favore degli utilizzatori finali, in particolare la gasatura e/o la refrigerazione, accompagnati da processi di filtrazione e disinfezione con raggi ultravioletti.

E’ proprio su queste strutture e, più generalmente, sul consumo di acqua nella provincia di Varese che si focalizza la mia attenzione; vorrei perciò proporvi un interessante questionario sul tema.

IL QUESTIONARIO

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Aprile 2017
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