Lavoratori della Quiete solidali e sempre in stato di agitazione
Sono stati raccolti oltre mille euro e 300 firme durante la grigliata benefica che si è svolta nel parco della casa di cura. Giovedì mattina presidio davanti al tribunale

Sono stati mille raccolti venerdì scorso nel corso della grigliata benefica che si è svolta nel parco della casa di cura varesina La Quiete. In poche ore sono state anche raccolte più di 300 firme a sostegno dei dipendenti della clinica e altre se ne sono aggiunte nei giorni seguenti.
I proventi dell’iniziativa organizzata nell’ambito delle manifestazioni “Ore InQuiete” saranno devoluti all’associazione “Per la vita di Castelluccio di Norcia Onlus” che, tolte le spese, ammontano alla considerevole cifra di 1000 euro, che a breve verranno versati alla suddetta associazione attiva per la ricostruzione post terremoto.
I dipendenti, intanto, continuano nella loro Resistenza: «Sappiamo che sono state presentate due proposte di acquisto e gestione della Clinica – spiegano in una nota i dipendenti sostenuti dal sindacato FP Cgil – ma, a tutt’oggi, il Giudice non si è pronunciato; pertanto chiediamo che venga presa una decisione affinchè il 12 maggio non si debba chiudere la Clinica. Per questo nella giornata di giovedì 11 maggio 2017 dalle ore 11.00 è stato indetto un presidio in piazza Cacciatori delle Alpi, antistante il tribunale. Per chi volesse partecipare portando la propria solidarietà ci sarà la possibilità di continuare a firmare a sostegno dei lavoratori e della Clinica»
Durante il presidio, la FP CGIL Varese con una delegazione di dipendenti salirà a consegnare tutte le firme raccolte al Giudice, dott. Santangelo, firme che verranno consegnate in copia anche al sig.Sindaco del Comune di Varese, al Sig. Prefetto ed all’ATS.
Venerdì 12 MAGGIO è previsto un accesso dell’ufficiale giudiziario presso la Clinica, e i lavoratori sono motivati a proseguire la loro Resistenza, a maggior ragione in questo momento, in cui ben due proposte per l’acquisto dell’immobile e la gestione dell’attività sono state depositate. Resistono perchè credono fermamente nella possibilità di salvare il proprio posto di lavoro, e con esso il diritto alla Salute dei loro tanti e solidali pazienti.
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