Lega, Pd o Forza Italia? Ecco chi ha vinto le elezioni

Dipende tutto da Tradate, dove Pd e Lega si giocano il jolly

elezioni 2017

Chi ha vinto le elezioni amministrative? Ognuno ha avuto le sue vittorie, ma sarà Tradate la battaglia campale. Da una parte il Pd, dall’altra Lega e Forza Italia. La rivincita di Dario Galli, oppure la conferma del Pd di governo, con Laura Cavalotti.

A ben guardare ognuno ha avuto le sue vittorie e le sue sconfitte. Il Pd sorride a Besozzo, dove viene confermata l’amministrazione civica e il sindaco Riccardo Del Torchio, vicino alla dirigenza democratica. Del Torchio viene considerato una risorsa dallo stesso Pd e a Besozzo ha vinto benissimo, per giunta in tempi in cui confermarsi è molto difficile. La Lega si è divisa e Forza Italia è scomparsa. Il Pd festeggia un pochino anche a Gerenzano, dove il sindaco Ivano Campi è un centrista legato a Comunione e Liberazione ma nell’orbita del centrosinistra.

Sul caso Tradate il Pd non si dà per vinto. Il capogruppo in Provincia Paolo Bertocchi conferma: “Si riparte dalla zero a zero. Laura Cavalotti ha preso più voti del 2012 e il Pd è cresciuto. Dobbiamo riportare i nostri a votare e crederci”. Il segretario provinciale leghista Matteo Bianchi è convinto a sua volta di potercela fare: “Tradate è la sfida politicamente più interessante, lì abbiamo costruito una coalizione di centrodestra classica – spiega – ma la personalità di Dario Galli per noi è un valore aggiunto importantissimo”.

A Cassano Magnano Forza Italia ha segnato un trionfo al primo turno. Il sindaco uscente Nicola Poliseno sapeva di potercela fare e ha lasciato fuori la Lega, che però tenterà il riavvicinamento in consiglio. Nino Caianiello di Forza Italia commenta così il dato provinciale: “Le elezioni? Non le abbiamo perse, e alcune riconferme, come Nicola Poliseno a Cassano Magnago, dimostrano che quando ci sono sindaci bravi si vince. Le sconfitte? Frutto delle divisioni del centrodestra”.
Il mancato colpaccio a Tradate, dove si combatterà al ballottaggio del 25 giugno la madre di tutte le battaglie politiche, per Caianiello è frutto di divisioni interne, a causa delle piccole liste civiche che hanno tolto a Galli la vittoria al primo turno. Quelle compagini per Forza Italia sono piezz’e core,  ovvero sono tutte di centrodestra. Forza Italia ha anche subito una scissione a Ferno, dove l’ex vicesindaco Filippo Gesualdi porta in comune Fratelli d’Italia a capo di una lista civica.

Le note dolenti: Forza Italia in altri comuni è andata male, a Tradate è addirittura al 6%. Il Carroccio ha due risultati che bruciano: il partito non riprende le tradizionali roccaforti di Besozzo e Cassano Magnago e addirttura a Besozzo si è fatto superare dall’ex sindaco padano Brunella, segnando una frattura anche umana di non poco conto. Il Pd a Cassano Magnago è andato molto male, a Ferno anche peggio.

Per la Lega ora la faccenda è complessa: “Il dato su chi vince o chi perde questa tornata amministrativa lo si determinerà il 25 giugno” spiega il segretario provinciale Matteo Bianchi. Tradotto: se la Lega vince Tradate, il giudizio complessivo sarà buono. Altrimenti, meno. Paolo Bertocchi del Pd (capogruppo in provincia) mette il dito nella piaga: “Sotto i 15mila abitanti la Lega non tocca palla – osserva – in quei comuni noi siamo parte di una generale alleanza tra Civici e democratici”. A Sumirago ad esempio l’elezione di Mauro Croci, un sindaco civico, viene considerata una vittoria del Pd anche se in lista vi erano anche persone vicine a Forza Italia.

Se però la Lega vincesse a Tradate avrebbe in pugno l’argomento più forte della tornata: Dario Galli riabiliterebbe, d’un colpo, la stagione delle accuse contro le sua gestione della Provincia. E dimostrerebbe che il personale politico del carroccio è ancora competitivo a Varese. E in questo modo, come dice il forzista Nino Caianiello, “la sconfitta della Cavallotti, come quella di Guenzani lo scorso anno a Gallarate, dimostrerebbe che la gente non apprezza il pd al governo”

Bianchi conferma: “Tradate ha un valore simbolico e politico sia per noi che per la sinistra, per ora godiamoci qualche consigliere comunale in più, che significa aver rosicchiato qualcosa alla maggioranza di Villa Recalcati”.
Già, perchè i partiti, oggi, ragionano anche in termini provinciali: le elezioni, di solito, cambiano il dato del voto ponderato su base provinciale che serve per eleggere il consiglio e il presidente della Provincia. Quel dato oggi è in parità tra centrodestra e centrosinistra.

Rimane infine da citare l’unico dato che è incontrovertibile. Il Movimento 5 Stelle è letteralmente svanito nel nulla.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 12 Giugno 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.