“Aprite in fretta il cavalcaferrovia di Via Pavia”
Il Sindaco scrive a Italferr: "Ritardo ormai insostenibile"

Un ritardo di oltre un mese che sta spaccando letteralmente il sud del paese a metà: il cavalcaferrovia di san Paolo, a Induno Olona, accusa forti ritardi di apertura rispetto al programma delle lavorazioni di cantiere e il sindaco di Induno Olona Marco Cavallin a fine giugno ha scritto a Italferr, nella persona dell’ingegner Pauri, perché la situazione sia gestita con la massima sollecitudine, pensando agli enormi disagi che la popolazione e le imprese di quei rioni del paese stanno patendo.
«Ho scritto ieri a Italferr – commenta il sindaco Cavallin – per rimarcare il disagio causato dalla ritardata apertura del cavalcaferrovia “degli Alpini” (così come sarà battezzato il manufatto che unirà le vie Cappelletta e Pavia), perché secondo gli impegni la sua apertura era prevista per fine maggio, poi è slittata a fine giugno e adesso è ancora in fase di cantiere. Il protrarsi di questa situazione è resa davvero insostenibile per la contemporanea interruzione di via Pavia e dalla chiusura del sottopasso del Bidino: si tratta in sostanza di un lungo blocco lineare che impedisce ai residenti di raggiungere a piedi via Jamoretti (dove passa il servizio pubblico locale) e la zona dell’oratorio e della chiesa di San Paolo. La situazione non è migliore per chi si muove in auto, costretto a lunghi giri per raggiungere le zone interessate».

Il ritardo riguarda non i lavori ferroviari, che marciano spediti secondo crono-programma, bensì la posa in opera della nuova condotta del gas tra le vie Cappelletta e Tofane; i lavori della ditta incaricata non sono stati puntuali e questo ha causato un disallineamento dei tempi di lavorazione di tutto il cantiere del cavalcaferrovia, il suo collaudo e la conseguente apertura al transito pedonale e veicolare. A rallentare ulteriormente i lavori, in questi ultimi giorni, si sono messe anche le intense precipitazioni.
«Ho voluto fare appello per iscritto – conclude il sindaco Cavallin, al senso di responsabilità e alla fattiva collaborazione di Italferr, perché il cavalcaferrovia venga reso transitabile nel più breve tempo possibile, ripristinando così la continuità con via Pavia, così come è fondamentale completare la parte terminale di tale strada, così da rendere finalmente transitabile il sottovaso pedonale sostitutivo dell’ex passaggio a livello del Bidino».
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