Giacomo Rizzolatti vince il premio “Lombardia è ricerca”

La prima edizione del premio va al direttore del dipartimento di neuroscienze dell'Università di Parma: per lui un milione di euro

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E’ Giacomo Rizzolatti (nato il 28 aprile 1937), il vincitore del premio “Lombardia è Ricerca”. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Università, Ricerca ed Open innovation, Luca Del Gobbo, al termine della riunione odierna della giuria presieduta dal professor Alberto Mantovani.

Il premio, istituito nell’ambito della Legge lombarda 29/2016, prima norma regionale a livello italiano specificatamente dedicata a ricerca e innovazione, verrà consegnato il prossimo 8 novembre alla Scala di Milano durante la ‘Giornata della Ricerca’ intitolata alla figura di Umberto Veronesi, di cui proprio in quella data ricorre il primo anniversario della scomparsa.

E’ possibile prenotare un posto sul sito http://www.openinnovation.regione.lombardia.it/it/premio-internazionale-lombardia-e-ricerca.

OLTRE 20 CANDIDATURE DI ALTISSIMO LIVELLO INTERNAZIONALE – “Si tratta di un riconoscimento del valore di 1 milione di euro – ha spiegato Del Gobbo – che premia l’attivita’ di ricerca e innovazione nell’ambito delle “Scienze della vita. In questo modo abbiamo voluto concretizzare ed evidenziare la nostra attenzione al tema. Sono arrivate una ventina di candidature, tutte molto qualificate e prestigiose, di altissimo livello internazionale. Il 30 per cento del premio andra’ direttamente al vincitore, mentre il rimanente 70 dovra’ essere investito per compiere progetti di ricerca in Lombardia.

GRANDE LAVORO DELLA GIURIA – L’assessore ha voluto lodare la giuria (vedi sotto) – presieduta dal professor Alberto Mantovani – che, gratuitamente, si e’ messa a disposizione e ha lavorato anche ad agosto per selezionare il progetto vincitore.

LOMBARDIA CAPITALE EUROPEA DELLA RICERCA E INNOVAZIONE – “Questo premio – ha aggiunto Del Gobbo – rappresenta un altro elemento forte che contraddistingue le politiche della Regione Lombardia in questo settore. Con il referendum del prossimo 22 ottobre contiamo di poter ottenere maggior autonomia anche in questo campo cosi’ da poter diventare a tutti gli effetti il traino per il Paese, proponendo il nostro come modello. Siamo infatti convinti di avere tutte le carte in regola per diventare la capitale europea della ricerca e innovazione”.

L’assessore ha anche ricordato che l’obiettivo e’ quello di poter arrivare, entro la fine della legislatura, ad investire il 3 per cento del Pil (pari a 9 miliardi di euro) del ‘sistema Lombardia’ in ricerca e innovazione proprio come riconoscimento del valore di questo settore.

IL PREMIO – E’ stato proprio il presidente della giuria, professor Alberto Mantovani, ad illustrare il progetto vincitore.

“Il premio viene assegnato per la scoperta dei neuroni a specchio – ha detto – e della funzione a specchio del nostro sistema nervoso centrale. Questi meccanismi sono il substrato neurologico per il nostro riconoscerci nelle persone, negli atteggiamenti e nei movimenti di chi ci sta davanti. La funzione a specchio costituisce la base neurologica dell’empatia e della capacita’ di comunicare a livello profondo fra esseri umani. La scoperta dei neuroni a specchio ha contribuito profondamente alla comprensione del funzionamento del nostro sistema nervoso centrale e ha avuto un impatto trasversale che va dalla psicologia alla neurologia, alla robotica, alla comprensione del nostro comportamento sociale come essere umani. La scoperta di questi circuiti neurologici ha aperto e aprira’ sempre di piu’ la strada alla cura delle patologie del comportamento come le malattia dello spettro autistico.

Ci si attende pertanto da questa scoperta lo sviluppo di ulteriori approcci innovativi a gravi problemi di benessere e salute dell’uomo”.

LA GIURIA – La Giuria e’ composta dai migliori 14 scienziati italiani (con priorita’ per quelli appartenenti ad enti di ricerca lombardi o, in assenza, italiani) nelle discipline che afferiscono alle Scienze della vita (2 per ogni area: scienze biomediche, chimica, scienze cliniche, computer science, nanoscienze e materiali, scienze naturali e ambientali, neuroscienze e psicologia) individuati sulla base della lista ufficiale ‘Top Italian Scientists’ della VIA-Academy (www.topitalianscientists.org):

Alberto Mantovani (Humanitas), Presidente
Peter J Schwartz (Auxologico),
Maurizio Prato (Trieste),
Gianfranco Pacchioni (Bicocca),
Giuseppe Remuzzi (Mario Negri),
Carlo La Vecchia (Statale),
Federico Calzolari (Normale),
Maurizio Lenzerini (Roma),
Roberto Cingolani (IIT),
Giorgio Sberveglieri (Brescia),
Filippo Giorgi (ICTP Trieste),
Giorgio Bernardi (Roma Tre),
Paolo Maria Rossini (Cattolica),
Daniela Perani (San Raffaele).

Ha accompagnato i lavori, quale rappresentante del Comitato Scientifico della Fondazione per la Ricerca Biomedica e della Fondazione Veronesi, il professor Pier Giuseppe Pelicci dello IEO.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Settembre 2017
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