Slitta la mozione sull’ospedale unico, il testo non piace a nessuno

Nell'atto non compariva il gruppo di lavoro che avrebbe dovuto approntare il consigliere Paolo Genoni, come deciso dal consiglio tre mesi fa. Antonelli decide di rinviare la votazione

consiglio comunale busto arsizio

La seduta del consiglio comunale di ieri sera, lunedì, a Palazzo Gilardoni non entrerà negli annali della storia politica bustocca ma disegna una realtà sempre più difficile da nascondere per il sindaco Emanuele Antonelli: le divisioni interne alla sua maggioranza esistono e vanno oltre la mera testimonianza. I malumori di Cornacchia, i mal di pancia della Lega Nord, le bacchettate di Paola Reguzzoni, gli “inviti” a riflettere di Farioli, le sedie che scottano in giunta sono gli ingredienti di una pentola in ebollizione che il sindaco ha il dovere di raffreddare.

Sia chiaro, Antonelli è ben saldo in sella ma la difficoltà di azione non è più un incidente di percorso ma una realtà quotidiana con la quale dovrà fare i conti per ridare slancio alla sua azione amministrativa. Dopo il dietrofront sulla vendita della azioni di Sea, è riuscito a rintuzzare l’attacco della segreteria della Lega Nord con il commissario Marco Colombo che chiedeva la testa del suo assessore Alberto Riva ma ieri sera ha dovuto rinviare l’approvazione della mozione a favore dell’ospedale unico di Busto e Gallarate di fronte ad una serie di critiche da parte della maggioranza.

La mozione, infatti, dovrà essere ripresentata il 26 settembre e prima dovrà essere discussa in commissione. Nel testo, infatti, non si è fatta menzione del gruppo di lavoro sul nuovo ospedale formato da esperti e politici che la stessa maggioranza annunciò – incaricando il consigliere Paolo Genoni – a giugno scorso e del quale non si è più saputo niente. Particolari critiche sono arrivate dall’opposizione che ha chiesto che venisse specificato in che modo la giunta intendesse informare il consiglio comunale sui vari passi avanti fatti.

Durante la serata si segnalano le sollecitazioni del consigliere del Pd Massimo Brugnone all’assessore alla cultura Paola Magugliani rea, secondo l’esponente Pd, di non aver messo in pratica quanto deciso dal consiglio comunale sull’allargamento degli orari di apertura della biblioteca. Al consigliere dem l’assessore, che poi ha abbandonato per ragioni di salute, ha risposto di non avere l’obbligo di mettere in atto una raccomandazione del consiglio comunale. Da parte sua Brugnone si è detto disponibile ad incontrare l’assessore per la creazione di un’associazione a sostegno della biblioteca comunale.

Altro tema trattato è stato la ricerca di partner per Agesp S.p.a., Agesp Energia e Prealpi Gas con le manifestazioni di interesse da parte di alcuni gruppi industriali per la gara provinciale sulla distribuzione del gas e di altri servizi strategici. Il consiglio ha dato mandato alla giunta di proseguire per una partnership con Acsm-Agam S.p.a., società quotata sul mercato azionario con azionariato composto prevalentemente dai Comuni di Monza, Como e da A2A. La compagine societaria ha manifestato il proprio interesse per una partnership avente carattere strategico e attinente a tutte le attività industriali del Gruppo Agesp dichiarando, allo stesso tempo, la propria disponibilità a valutare anche operazioni che riguardino solamente una o più attività industriali dello stesso.

Toccato, infine, un tema viabilistico molto sentito: è stato deciso che la pedonalizzazione di via Montebello verrà prorogata anche oltre il 30 settembre e che entro la fine di questo mese l’assessore Rogora presenterà un piano complessivo sulla pedonalizzazione del centro cittadino.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Settembre 2017
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