La riforma della sanità entra nel vivo: scelti i gestori della cronicità
Presentata l'ossatura del nuovo sistema sanitario lombardo. Nel Varesotto i pazienti cronici saranno seguiti da circa 25 "gestori"
Sono una ventina le strutture socio sanitarie e 6 le cooperative di medici o pediatri di base ( circa 300 domande presentate) che, in provincia di Varese, hanno aderito al piano di presa in carico e cura dei pazienti cronici.
CHI SONO I GESTORI
Si tratta di residenze per anziani e degli ambulatori medici consorziati che entrano nel sistema di assistenza spiegato dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: « Sono molto lieto di annunciare che da oggi conosciamo, uno per uno, i nomi di coloro che si sono candidati per la presa in carico come gestori dei 3 milioni di pazienti cronici lombardi e hanno deciso di affiancare Regione Lombardia nella grande sfida di migliorare la loro condizione di vita».
Chiusi i termini per la presentazione delle candidature, l’assessore ha spiegato l’ossatura della sanità così come descritta dalla Riforma approvata nel 2015: « In tutta la Lombardia – ha spiegato l’assessore – sono 294 i soggetti, tra cooperative di medici di Medicina generale e pediatri di libera scelta, Asst, Irccs pubblici e privati, Asp, strutture sanitarie, sociosanitarie, e sanitarie e sociosanitarie e associazioni che si sono candidati e che le nostre 8 Ats hanno giudicato idonei». Nel dettaglio si tratta di 41 cooperative di Mmg e Pls, 27 Asst, 5 Irccs pubblici, 3 Asp, 15 Irccs privati, e numerose strutture sanitarie e sociosanitarie accreditate e contrattualizzate.
I MEDICI E I PEDIATRI DI BASE
Decisamente defilati sono i medici di medicina generale che, nonostante la proroga concessa per presentare le candidature, rimangono esclusi per oltre la metà. In provincia di Varese sono 13 i medici che hanno avanzato la candidatura per la co-gestione dei pazienti: « C’e’ stato un incremento del 3 % delle candidature dei medici di Medicina generale – ha aggiunto-, ai quali avevamo concesso tempo fino al 30 settembre. Siamo passati dal 45 al 48% con 2.575 medici di famiglia che hanno deciso di essere protagonisti della riforma. Voglio precisare che in 5 Ats le percentuali superano il 50%: Bergamo 57%, Brescia del 52%,Brianza e della Montagna del 72%, fino al grande consenso dell’Ats Valpadana con il 79%».
COME ATTIVARE LA PRESA IN CARICO
Il prossimo passo sarà la stipula della convenzione tra i diversi attori per costruire la filiera della presa in carico: « Entro la fine dell’anno – ha concluso Gallera – partiranno, dunque, le lettere ai pazienti cronici che potranno immediatamente dopo presentarsi al gestore scelto per sottoscrivere il Patto di cura e stilare il Piano di assistenza individualizzato (Pai). Così inizierà il loro percorso di cura senza che debbano più preoccuparsi di prenotare visite o esami, adeguarsi a lunghi tempi di attesa o peggio ancora dover ricorrere ai Pronto soccorso durante i giorni festivi, perché il proprio medico non si trova».
QUI LA PAGINA DI ATS INSUBRIA CON I NOMI DI CHI FGESTISCE LA CRONICITA’
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