Rally del Marocco, bilancio positivo per Eugenio Amos
Il pilota varesino ha centrato un podio e un quarto posto prima di perdere terreno per un problema fisico. Ma i risultati restano ottimi

Un inizio “di rincorsa”, un paio di risultati notevoli, un malanno che ha impedito di concludere con un gran finale. L’esperienza di Eugenio Amos, 32enne pilota varesino specializzato nei raid fuoristrada, al Rally del Marocco è comunque da incasellare tra quelle positive.
Amos, al volante di un buggy Ford allestito dal team francese Tho Wheels Drive, ha concluso la gara in 16a posizione, quindi lontano da quella top ten sperata alla vigilia. Sul risultato finale pesa però un malessere che ha colpito il varesino nelle ultime due giornate di gara, impedendogli così di mantenere un piazzamento di grandissimo rispetto. Dopo tre tappe infatti, Eugenio (e il suo navigatore francese Sebastien Delaunay) erano vicini ai primi dieci nonostante una penalità di mezz’ora subita nel prologo.
Soprattutto, l’equipaggio della Two Wheels era in piena risalita grazie a due frazioni perfette: la seconda tappa ha visto Amos e Delaunay addirittura sul podio, al terzo posto, alle spalle di due grandi interpreti della disciplina come Al-Attiyah e Prokop mentre la terza tappa si è conclusa con la quarta posizione del duo italo-francese. Anche in questo caso dietro a fenomeni come Al Attiyah, Loeb e Sainz. Il qatariota della Toyota ha quindi vinto il Rally del Marocco e onorato così il fresco titolo nella Coppa del Mondo di Cross Country; sul podio conclusivo anche Seb Loeb (Peugeot) e Nani Roma (Mini). Amos è stato comunque il migliore della ridotta truppa italiana.
Tra le moto vittoria finale per l’austriaco Matthias Walkner (Ktm) davanti all’argentino Benavides e all’americano Brabec, entrambi su Honda. Infine, l’Iveco degli argentini Villagra, Yacopini e Torlaschi si è aggiudicato il successo nella classe Open.
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