Calzaturificio e rotonda, “vogliamo confrontarci sui progetti”

Il gruppo Pd presenta una interrogazione per conoscere gli elementi reali delle proposte. "Necessario discutere di fatti e non di intenzioni"

progetto borri

Tra le realtà industriali più importanti della città all’inizio del Novecento, il Calzaturificio Borri di Busto Arsizio versa oggi in condizioni di abbandono ed è al centro di un lungo e complesso dibattito amministrativo per discutere del suo futuro. E ora sul progetto allo studio dell’amministrazione Antonelli i consiglieri del gruppo Pd chiedono trasparenza e dati certi. «Necessario discutere di fatti e non di intenzioni».

L’edificio di archeologia industriale sorge in un’area centrale, in uno snodo viabilistico importante: occupa la parte del viale duca d’Aosta (via d’accesso a Gallarate e l’autostrada A8) all’incrocio con via Mameli, nei pressi della stazione FS, zona molto trafficata.

Il progetto attuale prevede un nuovo punto vendita Coop e il conseguente stravolgimento della viabilità e dell’urbanistica con la previsione di costruzione di una nuova rotonda che regoli il traffico.

L’interrogazione protocollata giovedì 30 novembre da Massimo Brugnone (insieme agli altri consiglieri del gruppo Pd) vuole proprio affrontare questo tema sensibile. «Vogliamo farlo chiedendo al sindaco di mostrarci in commissione i documenti di cui è in possesso». Brugnone dice che «la rotonda deve inserirsi in un discorso più ampio di riqualificazione di tutto il territorio e in cui la rivitalizzazione dell’ex Calzaturificio deve essere l’obiettivo principale».

La richiesta di Brugnone e della minoranze – che segue anche la recente richiesta di vincolo del viale da parte di Legambiente – è quindi di «convocare una Commissione in cui tutti i cittadini possano visionare i progetti, così da poter discutere di fatti e non di intenzioni». Nello specifico tre sono le richieste ufficiali del gruppo Pd: la presentazione dei “diversi progetti depositati in Comune, sia riguardanti la riqualificazione dell’ex Calzaturificio Borri, sia quelli riguardanti il riassetto viabilistico di Viale Duca d’Aosta”; di conoscere quali siano i progetti già sottoposti a parere da parte dell’amministrazione; di sapere “quali siano le ipotesi che l’Amministrazione ha in mente rispetto al riutilizzo e la riqualificazione dell’ex Calzaturificio Borri”.

«È finito il tempo di trincerarsi dietro i rinvii. Vogliamo sapere ufficialmente se questa Amministrazione ha un’idea complessiva di cosa fare o proceda solo a tentoni su decisioni prese dalla giunta precedente», vale a dire quella che era guidata da Gigi Farioli e che varà il provvedimento alla vigilia delle elezioni 2016. Una questione ancora molto dibattuta che sarà destinata ad animare le sale di palazzo Gilardoni.

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Pubblicato il 30 Novembre 2017
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