Dieci consigli comunali? “Numeri irrisori”
La civica Città è Vita boccia la valutazione di Lozito sull'operatività dell'assemblea civica. E contrappone il lavoro negli anni precedenti: "Nel 2013 e 2014 furono convocati 15 consigli".

«Chi s’accontenta gode. O piuttosto “chi si loda, si imbroda”». La lista civica Città è Vita sceglie la saggezza popolare per commentare i numeri del consiglio comunale resi noti pochi giorni fa – con un commento quasi entusiasta – dal presidente dell’assemblea civica Donato Lozito.
Un commento negativo, quello della lista d’opposizione, che parte appunto dai numeri dell’attività del consiglio.
Dieci consigli comunali e 39 commissioni nel primo anno interamente sotto l’amministrazione Cassani. Numeri che secondo Lozito «denotano l’eccellente funzionamento della macchina amministrativa» e che invece secondo Città è Vita «sono numeri irrisori, ben sotto la soglia della decenza istituzionale».
Il confronto è direttamente con i numeri della precedente amministrazione guidata da Edoardo Guenzani: «i Consigli – ricorda Città è Vita – furono 14 nel 2012; 15 nel 2013; 15 nel 2014 e 13 nel 2015». Ancora peggio l’attività delle commissioni, secondo la lista di minoranza, «notevolmente al di sotto del “minimo sindacale”, tant’è che per arrotondare un po’ la statistica vengono computate anche le conferenze dei capigruppo, che sono tutt’altra cosa».
Di qui la critica sul iano politico: «È lo specchio di un’amministrazione ingessata, dilaniata dalla persistente conflittualità interna, che si affida alla caccia allo straniero per enfatizzare un’immagine di efficienza che invece non c’è. Con questo non vogliamo affermare che il presidente Lozito non sia all’altezza del compito assegnatogli. Anzi in più occasioni ha dimostrato grande abilità nel condurre il sindaco fuori dalle sabbie mobili in cui il fuoco amico della sua maggioranza ha continuato a spingerlo. Purtroppo talvolta ha svolto questo ruolo assumendo i panni di esponente del suo gruppo politico di riferimento, la Lega Civica, forse andando oltre quello che dovrebbe essere un ruolo istituzionale super-partes. Forse è meglio utilizzare toni meno trionfalistici e dare seguito ad un impegno di maggiore trasparenza amministrativa, mantenendo gli impegni a garantire la massima partecipazione dei consiglieri alla vita amministrativa della città. Ad esempio: al termine dell’ultimo consiglio comunale di novembre, aveva congedato l’assemblea civica con l’espressione “….. ci vediamo prima delle feste”. Ahimè, promessa non rispettata».
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