Obiettivo fisco: Confartigianato propone 10 mosse in 5 anni

Dalla tavola rotonda sul fisco organizzata da Confartigianato Imprese Varese,verranno definite dieci buone prassi fiscali

davide galli

«Negli ultimi anni le azioni messe in atto da tutti i Governi sono state, almeno a parole, indirizzate alla semplificazione burocratica e alla riduzione dell’unico spread le cui oscillazioni rimangono sempre fortemente critiche per il nostro Paese e per il suo sistema economico. Purtroppo, il risultato è sotto gli occhi di qualunque imprenditore: ginepraio fiscale, carico burocratico stimato di circa ottomila euro all’anno per impresa, 240 ore per adempiere agli obblighi fiscali e nuove norme, modifiche normative, circolari, provvedimenti vari e risoluzioni, che a conti fatti nel 2016 hanno sfiorato quota 500».

Una sfida, quella fiscale, che occupa quotidianamente le imprese e che si dimostra sempre più difficile. Soprattutto alla luce di una fiscalità che cambia troppo in fretta, e spesso in corsa, ostacolando gli imprenditori nella pianificazione dell’attività di tutti i giorni. Problemi che le imprese lamentano con determinazione e chiarezza come è emerso dalla tavola rotonda “Il fisco e l’impresa” organizzata da Confartigianato Imprese Varese, nella sua sede provinciale.

Il primo punto al centro del dibattito: «L’imprenditore deve pensare a fare impresa, non a buttare il tempo in adempimenti burocratici». A indispettire maggiormente gli imprenditori è l’assenza di regole certe, la mancanza di un punto di riferimento negli enti riscossori, i costi legati alle incombenze pratiche. Nulla che permetta alle aziende di stare al passo con gli aggiornamenti normativi e con quello sprint competitivo che chiede l’economia di oggi.

Semplificazione e trasparenza sono le parole che ricorrono più volte nelle riflessioni delle imprese presenti alla tavola rotonda. Una semplificazione tanto decantata ma attuata a metà e una trasparenza che ancora non c’è. Poi l’impegno quotidiano di adeguarsi ai cambiamenti. Che non sono solo economici. Un impegno che richiede senso pratico e voglia di leggerezza: la burocrazia lega e rallenta. Le imprese non se lo possono permettere.

E sono pronte a mettersi in gioco indicando soluzioni: no ai call center, sì al referente unico. Una persona, con nome e cognome, e che sia sempre quella: le imprese si sentono sicure se di fronte ad un bisogno o a un problema possono rivolgersi ad un contatto consolidato. Questo permette di definire un percorso di chiarezza e trasparenza con gli enti riscossori.

Semplificare l’iter burocratico e amministrativo che accompagna il pagamento delle tasse: troppe norme e troppo complesse. Adeguare gli adempimenti fiscali alla dimensione dell’azienda. Imprese artigiane, piccole e medie non possono sostenere lo stesso numero di adempimenti di una grossa azienda e i costi che ne conseguono.

Aumentare la flessibilità tra fisco e imprenditore/cittadino: adeguarsi al mercato è una condizione che non devono rispettare solo le aziende.

Durante la tavola rotonda sono state definite dieci buone prassi fiscali da sottoporre all’attenzione di coloro che si candideranno a rappresentare questa provincia nelle istituzioni in occasione del voto di marzo. «Dieci buone prassi in cinque anni, ammesso che tanto duri la nuova legislazione, crediamo sia un obiettivo legittimo e raggiungibile. A un anno dal voto, faremo conoscere alle imprese quanto fatto sino a quel momento dal Governo in carica e dai suoi rappresentanti della provincia di Varese. E lo stesso sarà fatto negli anni a seguire. Le conclusioni, in base ai risultati, saranno dopo cinque anni misurabili e palesi».

Il quadro evidenziato dal presidente di Confartigianato Imprese Varese, Davide Galli – al netto degli adempimenti locali – evidenzia il contesto nel quale «le Pmi italiane sono costrette non solo ad operare, ma a farlo dovendo garantire un alto profilo qualitativo, un tasso di innovazione sempre crescente e un elevato livello competitivo nel quadro nazionale e internazionale». Un impegno che rischia di limare i margini di ripresa, il relativo benessere sociale e lo stesso beneficio che, da aziende sane e competitive, potrebbero trarre gli enti pubblici: «In questi anni siamo passati dalle tante denunce ai troppi silenzi, segnale che giudico indice di preoccupante disaffezione e scarsa fiducia – prosegue Galli – Un’inversione di tendenza non è pertanto solo auspicabile, ma inevitabile per continuare a coltivare l’imprenditorialità locale, presente e futura». Tanto più se, oltreconfine, sono molti gli interventi messi in campo a sostegno delle imprese, «non ultimo l’accordo raggiunto negli Usa per portare al 21% le tasse sulle imprese».

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LE PROPOSTE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE

Iri: è stato chiesto che la disciplina entri in vigore dal 2017 e non vi sia un rinvio che determinerebbe la mancata riduzione della pressione fiscale

Riporto delle perdite per i soggetti in regime di contabilità semplificata: vanno uniformate le diverse discipline fiscali di riporto delle perdite, estendendo alle imprese personali (in contabilità ordinaria e semplificata) le regole sul riporto delle perdite oggi previsto per le società di capitali

Obbligo fatturazione elettronica fra imprese: in seguito a tale obbligo si rendono necessarie ulteriori modiche correlate eliminazione dello “split payment”; innalzamento del limite da cui scatta l’obbligo di apposizione del visto di conformità per poter compensare i crediti fiscali da 5.000 a 50.000 euro; eliminazione dell’obbligo di comunicazione dei dati delle liquidazioni Iva; effettuazione dei rimborsi Iva entro 3 mesi dalla presentazione della dichiarazione annuale; riduzione della ritenuta dell’8% sui bonifici relativi a spese per lavori edili per cui si rende applicabile la detrazione fiscale

Proroga delle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica e le ristrutturazioni edilizie e stralcio della riduzione dell’aliquota di detrazione al 50% con la conferma dell’attuale aliquota del 65%

Proroga di superammortamento e iperammortamento nelle attuali formulazioni

Totale deducibilità dell’Imu corrisposta sugli immobili strumentali delle imprese

Definizione dell’autonoma organizzazione ai fini dell’Irap o incremento della franchigia Irap per le piccole imprese

Riduzione della ritenuta sui bonifici relativi a spese che concedono detrazioni fiscali

Graduazione dell’ammontare dei versamenti in acconto delle imposte per i soggetti Irpef che iniziano l’attività ovvero per quelli che fuoriescono da regimi agevolati

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Pubblicato il 16 Dicembre 2017
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