Spazio Yak: un weekend di festa per la rinascita della vecchia Piramide
Parte dalle Bustecche ma ha l’ambizione di andare oltre la provincia la piramide di piazza de Salvo, riaperta dopo anni. Inaugurazione nel weekend
Dopo anni di inutilizzo, riapre la Piramide di piazza De Salvo e diventa Spazio Yak, ambizioso spazio culturale che verrà gestito dai ragazzi di Karakorum Teatro. Lo farà con una grande festa lunga tutta un weekend, sabato 16 e domenica 17.
E lo farà con un ambizione in più: quella di non essere più solo il centro ricreativo di Bustecche Nuove come era una volta, ma andare oltre, presentandosi alla città, alla provincia e all’Italia.
«L’ambizione non è di essere uno spazio culturale “di quartiere” ma uno spazio culturale della città e della provincia. Un programma che “delocalizza” la cultura dal centro, e la fa diventare veicolo di scoperta di luoghi della città diversi. La logica con cui avevamo impostato il bando è la stessa filosofia con cui si sono proposti i ragazzi di karakorum per la riattivazione dello spazio – ha spiegato il sindaco Davide Galimberti – Questo almeno mi sembra di avere colto nell’’entusiasmo di chi ha vinto questo bando. E per avviare un percorso di questo tipo, c’è bisogno di una grandissima dose di entusiasmo».
L’idea prende forma l’anno scorso: «Nel 2016 il ministero della cultura ha emesso un bando che premiava le migliori imprese culturali under 35 d’italia. Noi abbiamo partecipato presentando un progetto che prevedeva anche l’ipotesi dell’apertura di uno spazio. Vincemmo il bando – fummo il sesto finanziamento erogato – proprio un anno fa, a dicembre scorso – spiega Stefano Beghi, anima di Karakorum teatro – Cosi siamo andati alla ricerca di uno spazio tutto nostro, finché non è arrivato il bando per la piramide di piazza de Salvo, che era chiusa da anni. Il comune ha fatto le ristrutturazioni statiche, ma poi la gran parte dei fondi per riarredarla e creare uno spazio adatto per gli spettacoli li abbiamo messi noi,. I fondi arrivati dal ministero però, sono stati importanti per consolidare lo staff (ora abbiamo una persona stipendiata) e partire, anche dal punto di vista qualitativo.
In realtà la vittoria del bando ha dato loro, oltre e forse più dei soldi: «Un “bollino di qualità” molto importante, che ci ha permesso di entrare a fare parte di una rete nazionale. Ci ha dato una spinta di entusiasmo, nonchè la possibilità di dialogare con realtà simili a livello nazionale e di uscire dalla dimensione cittadina»
DA PIRAMIDE A SPAZIO YAK
Il locale, che era chiuso da 8 anni e fermo completamente da 3, quando scoppiò una tubatura che lo allagò, ora è completamente ristrutturato ha 99 posti di agibilità, e sarà completamente gestito da Karakoram teatro: «La nostra è decisamente una manovra di impresa: paghiamo l’affitto, paghiamo le bollette, il comune non ha messo un euro nell’allestimento (ha pagato la ristrutturazione dello stabile) e in cambio l’avremo in gestione per 5 anni» spiega Beghi.
«Questo era un posto di aggregazione per il quartiere: si ballava, si facevano feste, era sede di corsi. Poi è chiuso tutto – piega Agostino de Troia, consigliere comunale e presidente del Comitato Pro Bustecche – Durante la campagna elettorale abbiamo invitato più volte Galimberti, chiedendo la ristrutturazione in tempi brevi. E ora la piramide è riaperta, con grande nostra soddisfazione: perché questa è una realtà importante per questo quartiere. Ce n’era bisogno».
Anche perché il quartiere è popoloso e denso di “nuovi varesini”: «Qui c’è una grande percentuale di immigrati, è importante che si integrino, innanzitutto col quartiere che è una piccola cittadina, visto che ha circa 3000 abitanti. E un luogo di aggregazione per questo ruolo è fondamentale».
COSA SUCCEDE NEL WEEKEND DI INAUGURAZIONE
Un’inaugurazione tanto attesa, non poteva che essere molto in grande: durerà infatti tutto un weekend, con un prologo di riflessione il venerdì mattina.
Sabato 16 dicembre sarà il giorno aperto alla città, alla provincia, al pubblico. Ci saranno dj set, il concerto di una band romana mai stata a Varese, “Il Grande Capo”, spettacolo, animazioni e contest vari. Il tema della festa è il ciuffo, che caratterizza lo Yak: cosi ci saranno dimostrazioni di ciuffo da parte delle giovani parrucchiere del vicino Cfp e un contest fotografico per il “Miglior ciuffo” .
Domenica 17 invece sarà una vera e propria presentazione al quartiere: «Ci saranno bancarelle, laboratori per bambini, uno dei quali dove si realizzeranno cartoni animati, e lo spettacolo di burattini di Chicco Colombo, che è inserito nell’ambito delle iniziative del comune e dei quartieri per Natale. Gli scout invece assicureranno il vin brulè.
Venerdì mattina invece è previsto un prologo più dedicato agli operatori ma altrettanto importante: una tavola rotonda dove la città di Varese e gli operatori della cultura sono invitati a confrontarsi con quattro realtà del nord Italia: il festival Fringe di Torino (che parlerà di programmazione cittadina), i giardini Luzzati di Genova (che parlerà di utilizzo di spazi periferici), il teatro Magro di Mantova (che parlerà di reti culturali) e la residenza artistica Qui e Ora di Bergamo (che parlerà del suo lavoro sulle piccole comunità) . Tutte esperienze simili a quella che sta nascendo, che possono essere di stimolo per la creazione di una visione più ampia del progetto. L’altra metà della mattina, che avrà inizio alle 9.30 e si concluderà con un momento conviviale, sarà dedicato a gruppi di lavoro che portino alla nuova struttura le prime idee per cominciare a camminare.
LA STAGIONE SPEAKEASY SI TRASFERISCE ALLA PIRAMIDE
La stagione teatrale propriamente detta dello spazio Yak sarà una conferma, per chi è abituato a seguire Karakoram teatro: si terrà qui infatti l’edizione 2018 di Speakeasy, con otto spettacoli a distanza piu o meno quindicinale.
Come sempre, compagnie giovani, testi originali, produzioni sotto la lente della cultura italiana, o già vincitrici di premi: e in più la nuova produzione di Karakoram teatro, che si chiamerà Simplon, che sarà presentata in aprile.
NON SOLO SPETTACOLI
Nello spazio Yak non ci saranno però solo spettacoli, ma anche laboratori “col ciuffo” per bambini, adulti e pensionati.
«Noi non vogliamo spacciare questi laboratori come una scuola professionalizzante – spiega Beghi – Piuttosto siamo convinti che il teatro bisogna anche imparare a guardarlo. Quindi non vogliamo formare attori, gente che fa teatro, ma persone che sanno guardare il teatro».
Uno dei laboratori sarà quindi dedicato all’”Imparare a guardare”.
Per gli anziani, il laboratorio teatrale è un laboratorio che insegna a raccontare la memoria.
Infine, ci sarà uno stage di scrittura creativa e drammaturgia: dedicato a chi ama il teatro anche dal punto di vista professionale ma non ama farsi vedere. IL percorso sarà con Angela Demattè, in un percorso che durerà 26 ore.
Gli altri artisti che collaboreranno ai laboratori sono Dario Villa e Giorgio Branca, del teatro Periferico di Cassano Valcuvia. «Il teatro periferico è con noi una delle due residenze artistiche della provincia di Varese, realtà riconosciute dal ministero come spazi di innovazione culturale, e vogliamo lavorare assieme, scambiarci competenze e produzioni»
RESTA L’ANIMAZIONE DI QUARTIERE
Non saranno tutte produzioni di livello nazionale quelle presentate allo spazio Yak. Sono molti i momenti che saranno dedicati al quartiere che li sta accogliendo: come quello delle favole prima di andare a dormire: mezz’ora, una volta al mese, la sera: «Non sappiamo cosa succederà: noi lanciamo la palla, innanzitutto, con 4 appuntamenti: poi vedremo che piega prenderà».
Ci sarà poi la domenica dello Yak, una domenica al mese con eventi aperti alla popolazione del quartiere. «Lavoreremo in questo caso non solo per produzione artistica, ma per passare un momento famigliare insieme: dalla danza ai pranzi, dai laboratori all’animazione. Non c’è un programma dettagliato, perché vorremmo costruirlo insieme a loro». Tutte le attività di quartiere saranno gratuite.
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