Dimissioni del cda di Amga, l’ex-sindaco: “Solidarietà e apprezzamento per Geroldi”

Alberto Centinaio e l'ex-assessore al Bilancio Luminari esprimono il disappunto per la crisi che si è aperta nell'azienda pubblica multiservizi con le dimissioni del consiglio di amministrazione

elezioni amministrative legnano 2017

L’ex-sindaco di Legnano Alberto Centinaio e l’ex-assessore al Bilancio Pierantonio Luminari commentano con una nota le dimissioni del Presidente Giovanni Geroldi e dei Consiglieri Paola Bianchi e Roberto Candiani

Si tratta di dimissioni che costituiscono l’epilogo di una grave crisi nei rapporti fra la Giunta comunale di Legnano ed il CdA di Amga Spa. Lasciamo agli esponenti dei partiti legnanesi e dei Comuni soci esprimere il giudizio politico sulle cause di questa grave crisi che colpisce la società di servizi pubblici e sulle modalità per risolverla.

Noi desideriamo manifestare solidarietà, apprezzamento e ringraziamento al Presidente Geroldi e ai Consiglieri dimissionari, che dal giorno della loro nomina – a metà 2016 – hanno fatto squadra e si sono dedicati a proseguire con successo il processo di risanamento e rilancio di Amga Spa, impostato ed avviato nel 2013 dal CdA presieduto da Nicola Giuliano.

Stigmatizziamo le contraddizioni e la spregiudicatezza della Giunta e della maggioranza del Comune di Legnano, che in 6 mesi hanno avvelenato il rapporto con il CdA inducendolo a queste traumatiche dimissioni. Contraddizioni, perché il Sindaco Fratus, appena eletto, aveva respinto la disponibilità del Presidente Geroldi a rimettere il mandato nelle sue mani e gli aveva espresso la sua piena fiducia, salvo poi contraddirsi dando maggiore credito a una volgare denuncia anonima piuttosto che alle pronte ed esaurienti risposte del CdA; in questa sgradevole circostanza il Vicesindaco, pur non avendo delega su Amga, si è distinto nel sostenere l’opportunità di tirare per le lunghe il giudizio sul CdA, contribuendo così alla sua delegittimazione.

Spregiudicatezza, perché nel suo programma di mandato la nuova maggioranza è arrivata a negare la grave crisi in cui versava Amga a fine 2012 e ad accusare i due CdA succedutisi di avere addirittura danneggiato la crescita della società: di fatto vengono negati il risanamento finanziario, il recupero dell’impianto di compostaggio, l’ingresso del Comune di Gallarate e di altri Comuni minori nella compagine societaria, la riduzione della Tari per la raccolta rifiuti, oltre ai meno pubblicizzati risultati di natura gestionale.

Poiché i “negazionisti” nostrani mostrano di non volere credere agli atti societari succedutisi dal 2013, attendiamo fiduciosi la conclusione delle inchieste giudiziarie su atti antecedenti quel periodo e la conclusione dell’azione di risarcimento dei danni patrimoniali arrecati ai soci ed evidenziati nel bilancio 2013 di Amga.

Ma il punto di maggiore contrasto è scaturito nella conferenza stampa di fine anno della Giunta Fratus, quando il Sindaco ed il Vicesindaco hanno, all’unisono, affermato che in futuro il Comune di Legnano vuole abbandonare la concertazione delle decisioni con gli altri soci e far valere la propria maggioranza azionaria.

Premesso che nessuna delle decisioni deliberate dai due CdA di Amga nel periodo del precedente mandato amministrativo è stata presa contro il parere del Comune di Legnano, il cambiamento di strategia, se applicato integralmente, entrerebbe in conflitto con le norme che recentemente hanno disciplinato le società
operanti in house, qual è appunto Amga, e ne comprometterebbe lo sviluppo. Arrivati a questo punto, cosa potevano fare il Presidente e i due Consiglieri se non rassegnare le dimissioni?

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Gennaio 2018
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