Imprese, ecco le prime iscritte dell’anno
Sono circa 4 mila le imprese che hanno presentato domanda di iscrizione dal 1° al 5 gennaio in Italia, di cui oltre 700 in Lombardia
C’è l’artigiano milanese specializzato in tappezzeria in stoffa e la start up innovativa specializzata in infrastrutture tecnologiche per la valorizzazione di criptovalute, l’imprenditrice cinese che a Bergamo ripara computer e cellulari, la società di Brescia che fabbrica bottoni e fibbie e l’apicoltore di Pavia. C’è il piccolo imprenditore di Cuneo che coltiva nocciole e l’allevatore di lombrichi di Monopoli, l’allevatore di cozze di Ferrara e l’imprenditore bolzanino che alleva alpaca. E poi, il circo equestre sardo, il cucitore di tomaie di Caserta e l’imprenditore di Firenze che fabbrica protesi dentarie, l’albergo stagionale di Cesenatico e la start-up innovativa di Lecce che sviluppa dispositivi medicali. Sono alcune delle prime imprese dell’anno: sono circa 4 mila le imprese che hanno presentato domanda di iscrizione dal 1° al 5 gennaio in Italia, di cui oltre 700 in Lombardia, secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi sui dati del registro delle imprese. La Lombardia pesa da sola il 19% di tutte le prime start up italiane del 2018. In pratica ogni giorno sono nate quasi 150 imprese in Lombardia e 800 nel Paese. Più numerosi in regione i nuovi imprenditori a Milano (261 nella prima settimana dell’anno, il 37% del totale regionale e il 7% nazionale), Bergamo (127), Brescia (115), Pavia (37), Como (35) e Monza e Brianza (31).
In Italia prima è Milano, con 261 imprese iscritte nei primi giorni del nuovo anno e un peso del 7% sul totale nazionale. La segue Roma con 223 nuove imprese (5,8%), Torino (146) e Napoli (141). Al quinto e sesto posto della classifica nazionale altre due lombarde, Bergamo (5° con 127 imprese) e Brescia (6° con 115), seguite da Cuneo, Bari e Salerno.
A Milano città. Sono 164 le imprese a iscritte a Milano città nella prima settimana dell’anno. Pesano il 23% regionale e il 4,3% nazionale. Quasi una start up su venticinque nata in Italia nel 2018 ha sede a Milano città. Oltre la metà (il 57%) sono società a responsabilità limitata mentre sono imprese individuali nel 21% dei casi. Tra queste, gli stranieri pesano il 32%, si tratta soprattutto di egiziani e cinesi (27%) seguiti dai bengalesi (18%).
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Claudio Pilotti su Il disastro del Campo dei fiori finalista con ANSO al premio AICA con il progetto «Scrivo da un paese che non esiste»
Felice su In 15 anni calano del 50% le nascite nell’alto Varesotto: un convegno per ripensare l’infanzia e la genitorialità
Viacolvento su Pace fatta tra commercianti e Comune di Cavaria: "Il sindaco non ha responsabilità"
Felice su "Togliete quelle pellicole: il viaggio in treno è anche il nostro bellissimo panorama"
Felice su Abbandona rifiuti nei boschi della Linea Cadorna: multa da 4.500 euro ad un 60enne
Alfaman su "Togliete quelle pellicole: il viaggio in treno è anche il nostro bellissimo panorama"









Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.