Comandante rimossa, Ferno e Lonate chiudono la causa con 18mila euro di risarcimento

Nel 2016 l'Unione, su proposta di Danilo Rivolta, tolse l'incarico a Maria Cristina Fossati, considerata poco malleabile. A maggio 2017 l'arresto del sindaco, dopo otto mesi si chiude un altro capitolo

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A distanza di otto mesi, si chiude un altro capitolo nell’ampia vicenda dell’inchiesta di Lonate, che ha portato all’arresto, alle dimissioni e al successivo patteggiamento del sindaco Danilo Rivolta: il Comune ha infatti concluso un accordo per risarcire l’ex comandante della Polizia Locale che – inflessibile di fronte alle pressioni del sindaco – fu rimossa dall’incarico di funzionario responsabile nel 2016.

Quella decisione fu assunta dall’Unione di Ferno-Lonate Pozzolo, da cui dipende la polizia locale: una decisione che fu presa dagli esponenti fernesi e lonatesi presenti nella giunta nel 2016. Per questo la causa alla sezione Lavoro del Tribunale di Busto Arsizio contrapponeva appunto la ex comandante Maria Cristina Fossati e l’Unione (foto: lonatepozzolo-ferno.gov.it).

La Giunta dell’Unione ha accettato a dicembre il verbale di conciliazione che chiude la vertenza. La conciliazione prevede appunto un risarcimento del danno patrimoniale pari a 15mila euro, a cui si aggiungono poi 3647,80 euro di rimborso per le spese giudiziarie. L’accordo chiude dunque la vicenda dal punto di vista dei rapporti di lavoro.

La comandante Fossati è stata indicata come una delle persone che, all’interno degli uffici comunali di Lonate e dell’Unione, avevano tenuto il punto di fronte alle pressioni da parte dell’allora sindaco Danilo Rivolta. Era citata da Rivolta, in alcune intercettazioni come elemento da rimuovere, perché d’ostacolo – insieme ad altri agenti e funzionari – agli affari sul territorio, in quanto poco malleabile. La comandante subì effettivamente il demansionamento nell’autunno del 2016. Appunto la decisione per cui oggi l’Unione – e quindi i due Comuni – devono sborsare 18.647,80 euro.

“È un uomo morto, lo metto in una bara”. Ma i funzionari con la schiena dritta non si sono piegati

A seguito dell’inchiesta del maggio 2015 Danilo Rivolta ha patteggiato al Tribunale di Busto Arsizio una pena per corruzione, concussione e abuso d’ufficio a 4 anni di reclusione e alla restituzione di 56 mila euro.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 05 Febbraio 2018
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  1. Claudio Cirino
    Scritto da Claudio Cirino

    Carissimi giornalisti in nessuno degli articoli su questo sindaco si cita “Sindaco eletto dì FORZA ITALIA LEGA NORD “ma che strano. Se fosse stato dei cinque stelle e avesse preso una multa per divieto di sosta sarebbe stato scritto a lettere cubitali. I miei complimenti alla stampa

    1. Roberto Morandi
      Scritto da Roberto Morandi

      Per la precisione Danilo Rivolta era sostenuto da Forza Italia, Lega Nord e Udc

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