Il Pd varesino scende in piazza e cerca nuovi tesserati
L'obiettivo lo ha fissato il segretario cittadino Paris: "il partito a Varese ha poco più di 200 iscritti, vogliamo arrivare a 300". Gadda: "Lega e M5s non hanno saputo assumersi responsabilità di Governo"
C’è il confronto aperto sullo stallo post elezioni, un segretario nazionale reggente che prima o poi andrà rinnovato e, soprattutto, c’è la batosta elettorale di marzo ancora tutta da elaborare.
È con questi grossi capitoli aperti che il Partito Democratico varesino ha dato il via alla nuova campagna di tesseramenti, momento cruciale della vita di partito.
In piazza per la “prima” c’erano i rappresentanti cittadini, dal segretario Luca Paris al sindaco Davide Galimberti, l’assessore Roberto Molinari, il consigliere Fabrizio Mirabelli e la deputata Maria Chiara Gadda.
L’obiettivo lo ha fissato il segretario cittadino Paris: «il partito a Varese ha poco più di 200 iscritti, vogliamo arrivare a 300. Per questo siamo partiti da qui, in piazza, tra la gente dove il nostro partito dovrebbe sempre stare per ascoltare, fare sintesi dei problemi e lavorare alle soluzioni».

Il Pd a Varese si divide in 4 circoli che coprono le diverse circoscrizioni della città, insieme formano un coordinamento cittadino e ne eleggono il segretario. Le tessere vengono rinnovate ogni anno.
Nelle prossime settimane saranno organizzati altri appuntamenti per il tesseramento e la sede di via Monterosa a Varese sarà sempre aperta. Paris annuncia una festa a giugno alla sede della Schiranna tutta incentrata sulla campagna tesseramenti.
LA PARTITA NAZIONALE
Le prossime scadenze che attendono il Pd a livello locale sono strettamente legate alla partita nazionale. Quando l’assemblea Pd sceglierà di rinnovare la segreteria le scelte toccheranno a cascata ai vertici regionali, provinciali e cittadini. Il prossimo 3 maggio il segretario nazionale reggente Maurizio Martina ha convocato una direzione che dovrà decidere sull’accordo con il Movimento 5 stelle per il Governo.
«Decideremo il 3 maggio la nostra posizione – ha spiegato Maria Chiara Gadda -. Abbiamo però una certezza: chi il 5 di marzo ha detto di aver vinto le elezioni, ovvero Lega e 5 Stelle, ad oggi non ha saputo fare un Governo. Dovevano assumersi la responsabilità di costruire un percorso e non lo hanno fatto. Oggi l’Italia non ha un Governo e a livello europeo si stanno giocando partite importantissime per la vita dei cittadini».
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