Coca nei boschi: “Cittadini attenti”
Dopo l’arresto dei giorni scorsi la comunità si interroga su quanto accade lungo la provinciale 45. I prezzi della droga

È una rapida e spesso solitaria strada per raggiungere Varese dalla Valcuvia: chi vive nella valle conosce bene la sp 45 che permette da Cuvio, attraversando Castello Cabiaglio di arrivare abbastanza brevemente a Brinzio, e da lì alla Rasa, che è già Varese.
Strada battuta la mattina presto da chi deve andare a lavorare nel capoluogo. Percorso conosciuto da ciclisti e podisti che amano il verde e la natura. Ma anche da chi è in cerca di una “botta”: così è la cocaina, che rende schiavi perché è forte. La dipendenza che produce fa spendere soldi, e tempo, e benzina per andarla a cercare.
Perché questa – come a dire il vero anche altre in altre zone della provincia – non è la strada dietro l’angolo in città, quella vicino al parchetto lontano magari dalle telecamere. Non è la stradina buia. Per raggiungere questo posto devi sapere, conoscere le persone, e avere idea di dove andare.
Forse è per questo motivo che la comunità di Castello Cabiaglio, 580 residenti, si era accorta da tempo che qualcosa in quelle auto parcheggiate a bordo strada e in orari strani non andava.
In effetti non era inconsueto, fino alla scorsa settimana, passando per la provinciale, imbattersi in auto ferme lungo alcune delle piazzole che si incontrano, senza nessuno a bordo.
Il punto è che lungo il percorso sono presenti meravigliosi boschi di faggi e castagni che quando è la stagione buona consentono rapidi “giretti” alla ricerca di funghi. M questa non è la stagione giusta.
In tanti si sono accorti della stranezza, la voce ha cominciato a girare, sono arrivate ai carabinieri che hanno sfruttato queste fonti confidenziali per chiudere il cerchio.
«Sì è andata così. Diciamo che diverse sono le persone che si erano accorte che a partire dalla zona del cimitero, e fino quasi all’imbocco di Brinzio, c’erano auto parcheggiate ad ore strane e soprattutto senza nessuno all’interno», racconta il sindaco del paese Marco Galbiati.
Ma dove vanno i conducenti delle auto, si saranno chiesti gli habitués del Brinzio?
Andavano a comprare la cocaina, ma non solo. Da queste parti non è difficile trovare anche altri tipi di stupefacenti venduti al dettaglio. Il sistema è molto simile a quello dei boschi dello spaccio del sud della provincia.
Può esserci una sentinella che controlla l’ingresso nel bosco, poi si arriva dove avviene il pagamento della droga che di solito è separato dalla consegna: prima dai i soldi, poi ricevi la droga o meglio ancora, te la vai a prendere in un luogo prestabilito; questo per evitare ciò che è avvenuto nei giorni scorsi: farsi sorprendere nell’atto della cessione dello stupefacente, che comporta l’arresto in flagranza di reato.
I prezzi? La coca costa 60 euro al grammo, 25 l’eroina e il fumo a 2-3 euro al grammo col medesimo sistema di Rugareto e altri boschi dello spaccio: più ne prendi, meno costa e ci sono pure le offerte speciali, spesso comunicate ai clienti tramite whatsapp.
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