Assunzione record di apprendisti: in un anno 283mila
Lo rivela una ricerca di Confartigianato nazionale. Il presidente Giorgio Merletti: «È la via maestra per l'occupazione»

Sono anni che Giorgio Merletti (foto), presidente di Confartigianato nazionale, sostiene che lo strumento dell’apprendistato è il contratto ideale per favorire l’occupazione giovanile. I numeri gli danno ragione perché nell’anno del consolidamento della ripresa, cioè tra il marzo del 2017 al marzo del 2018, le assunzioni di apprendisti sono state ben 283mila il 20,2% in più rispetto al 2017 e superano dell’11,4% le 254.000 assunzioni di giovani a tempo indeterminato avvenute nello stesso periodo.
Inoltre, tra gennaio e maggio 2018 i contratti di apprendistato sono aumentati più degli altri rapporti di lavoro: ne sono stati attivati 134.358 (il 96% dei quali riferiti a giovani under 30) con una crescita del 13,7% rispetto allo stesso periodo del 2017. Largamente battuti i contratti a tempo indeterminato (+3,1%), i contratti a tempo determinato (+8,4%), i contratti stagionali (+7%) e i contratti intermittenti (+8,8%).
Il rapporto di Confartigianato mostra che i contratti di apprendistato rappresentano il 12,5% dei nuovi rapporti di lavoro creati in Italia nel primo trimestre di quest’anno per i giovani under 30.
La classifica delle regioni in cui prevalgono le assunzioni di apprendisti vede in testa l’Umbria (18,5% di nuovi contratti di apprendistato sul totale delle assunzioni), la Toscana con 16,2%, il Veneto con 15,6%, le Marche con 15,4% e il Piemonte con 14,5%. Nel terzetto di coda si colloca la Basilicata con il 5,9% di apprendisti sul totale delle assunzioni di under 30, insieme con la Sardegna (6,7%) e il Molise (6,4%).
Sulla crescita dei contratti di apprendistato hanno influito gli interventi di decontribuzione previsti nella Legge di bilancio 2018. «Interventi sui quali occorre insistere – sottolinea il presidente Merletti – perché la realtà dimostra che la ripresa dell’occupazione giovanile passa per l’apprendistato, il contratto a causa mista più adatto a soddisfare le esigenze formative dell’artigianato e delle piccole imprese, la palestra in cui i giovani studiano e si preparano ad entrare in un mercato del lavoro che richiede competenze tecniche evolute imposte dalla rivoluzione digitale».
Giudizio negativo di Merletti sulle modifiche ai contratti a tempo determinato introdotte dal Decreto dignità: «Si tratta di interventi che danneggiano i datori di lavoro e non fanno nemmeno gli interessi dei lavoratori». (Fonte Confartigianato)
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