A Varese, il morbillo rallenta
ATS Insubria conta meno contagi tra la popolazione nei primi 6 mesi del 2018. In provincia sono stati 5. Più diffusa resta la pertosse con 11 ammalati soprattutto tra i bambini

Il morbillo “rallenta” in provincia di Varese. In controtendenza rispetto all’andamento nazionale, l’indagine sull’andamento delle malattie dell’Ats Insubria evidenzia un calo di contagi nel 2018 rispetto all’anno precedente.
In effetti, il 2017 è stato particolarmente significativo: 94 i casi registrati tra Comasco e Varesotto di cui 22 nella nostra provincia.
Quest’anno, le segnalazioni fino al luglio scorso, sono state globalmente 19 di cui 5 in territorio varesino ( tra questi anche un caso gestito dall’Asst Valle Olona ma relativo a un cittadino non residente nel territorio).
Il numero maggiore di contagi è avvenuto nella fascia di età 26-55 anni con dodici casi, sono stati 4 i giovani che si sono ammalati tra i 16 e i 25 anni, 2 nella fascia 6 – 15 e 1 caso tra 0 e 5 anni. Su 19 contagi, 15 sono avvenuti in soggetti che non si erano sottoposti a vaccinazione. L’esito della malattia è sempre stata la guarigione.
Tra le malattie tenute sotto osservazione c’è anche la pertosse: le segnalazioni dell’anno in corso sono state 15 (di cui 11 maschi e 4 femmine) e risultano abbastanza in linea con quelle del precedente anno (18). Diversamente dal morbillo, il numero di contagi è avvenuto in modo preponderante in territorio varesino: 3 segnalazioni riguardano cittadini residenti nel territorio di Como e 11 in quello di Varese (5 nell’area Settelaghi e 6 in Valle Olona).
La fascia di età più colpita è stata quella 6 – 15 anni con 6 casi e quella dei più piccoli tra 0 e 5 anni con 5 casi. Due casi a testa tra giovani under 25 anni e adulti sino ai 55 anni. Gli esiti sono risultati postitivi in tutti e 15 i casi con guarigione completa.
Anche in questo caso, la malattia ha colpito prevalentemente soggetti non vaccinati o che non avevano completato il ciclo completo vacanze.
I dati relativi alle altre patologie risultano numericamente simili a quelle dell’anno precedente. Ats Insubria rileva una sensibile riduzione del numero delle segnalazioni di epatite A (91 casi nel 2017) rispetto ai 14 nell’anno 2018.
La tubercolosi appare una malattia che negli ultimi anni presenta un andamento abbastanza stabile con un numero di casi/anno tra i 90 e 100 (67 i casi al 31 luglio scorso).
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