Le parole di Montale e Pascoli per l’ultimo saluto a Carla Tavernari

Una sala del commiato colma di persone che hanno voluto salutare con affetto profondo la figlia dello scultore Vittorio

Generico 28 Apr 2025

E’ stato un ricordo ricco di poesia e affetto il commiato a Carla Tavernari, lunedì 28 aprile. Madre e moglie amata, ma anche apprezzata professoressa e donna stimata. Le parole commosse del marito Luigi Guzzi aprono con la sua poesia preferita “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale” di Eugenio Montale. Una cascata di rose bianche e rose hanno accompagnato il saluto che ha visto la storica compagna di scuola Rosella, amica per 64 anni, ricordare i pomeriggi del ginnasio a studiare insieme fino alla vita felice con amici e figli. Anche lei ha scelto una poesia “La mia sera” di Giovanni Pascoli che proprio l’amica aveva chiesto fosse letta al suo ultimo saluto. Carla Tavernari, figlia dello scultore Vittorio, per tutta la vita ha anche lavorato allo studio e alla valorizzazione dell’opera del padre, con un ultimo gesto generoso di cedere l’intero archivio al Museo MA*GA di Gallarate affinché fosse a disposizione degli studiosi e del pubblico.
Una sala del commiato colma di persone, che la figlia Giuditta ha voluto ringraziare, in un ultimo affettuoso saluto.

Erika La Rosa
erika@varesenews.it
Pubblicato il 28 Aprile 2025
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