In asilo ci si ammala di più. Ma il sistema immunitario cresce

I bimbi al nido possono avere anche 3 raffreddori in un mese, uno al mese alla materna. Ma non c'è di che preoccuparsi: così il sistema immunitario impara a difendersi

Generico 2018

A prescindere dal clima più o meno clemente, quando i bambini iniziano a frequentare l’asilo in genere si ammalano più spesso. Sin dal perido del primo inserimento iniziano a comparire colpi di tosse, catarro,  piccoli o grandi episodi febbrili e stati infettivi in generale. Malesseri che generano nei genitori preoccupazione e difficoltà oggettive di organizzazione quando diventa necessario tenere il bimbo a casa e assentarsi dal lavoro.
Potrà consolare sapere che è una fatica comune per le famiglie con bambini piccoli e che non c’è motivo di allarmarsi. Queste prime esperienze di vita sociale in asilo sono anzi necessarie al sistema immunitario del bambino che impara a riconoscere i microrganismi estranei e ad organizzare le sue difese.

IL NASO CHE COLA
Le infezioni delle alte vie respiratorie sono all’ordine del giorno. Letteralmente. Naso che cola e starnuti: è il classico raffreddore (tecnicamente “rinofaringite acuta”) e può essere causato da diversi tipi di virus a cominciare da un centinaio di tipi  diversi di Rinovirus. La vita sociale dei bambini in asilo si basa molto sul contatto fisico, sull’esplorazione, sullo scambio di oggetti. Questo in uno spazio chiuso favorisce lo scambio di microorganismi. Secondo le stime dei pediatri dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, alla scuola materna i piccoli possono avere anche un raffreddore al mese e al nido la frequenza può persino triplicarsi. Se si considera poi che in media un raffreddore dura un paio di settimane, mettiamo in conto che esistono bambini perennemente con la candelina al naso.

ALTRE INFEZIONI
E poi ci sono otiti, causa dei pianti più disperati. Virali o batteriche, è sempre bene consultare il pediatra di fiducia prima di somministrare goccine nelle orecchie, tutto al più affidarsi ad un antinfiammatorio e antidolorifico generico come il paracetamolo, con dosaggio appropriato al peso e all’età del piccolo, per tamponare l’emergenza.
Anche l’occhio arrossato per la congiuntivite costringe i bambini a rimanere a casa se prima non è iniziato il trattamento specifico.

TOSSE E MAL DI GOLA
Particolarmente insidiose le infezioni del cavo orale tra tonsille e faringe. Anche in questi casi l’intervento del pediatra è necessario per individuare con esattezza il problema e praticare la giusta terapia.A prescindere dalla comparsa o meno della febbre.

ATTENZIONE ALL’AUTOMEDICAZIONE
Mai decidere autonomamente di somministrare l’antibiotico al bambino. Gli antibiotici vanno somministrati solo in caso di infezione batterica, e solo il pediatra può fare una valutazione di questo tipo. Spetta sempre al pediatra scegliere l’antibiotico giusto per la specifica situazione, il dosaggio e la durata della terapia.
Attenzione anche ai farmaci e ai rimedi naturali che stimolano il sistema immunitario, e quindi attraggono i genitori preoccupati per i frequenti episodi di febbre e raffreddore dei figli: sono comunque principi attivi di cui è bene concordare la somministrazione con lo specialista.

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Pubblicato il 13 Settembre 2018
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