“Le farmacie comunali? Funzionano bene già oggi”
I militanti M5S attingono ai dati dei bilanci per dire che ricambi e utili delle farmacie cassanesi "reggono" e che non è necessario trasferire il punto di San Giulio alla periferia nord. "Chiediamo le dimissioni dell'amministratore Cms"

Non si ferma la mobilitazione di chi è contrario al trasferimento della farmacia nella zona centrale di San Giulio, a Cassano Magnago.
L’hanno ribadito quelli del comitato, lo ripetono anche gli attivisti cassanesi del Movimento 5 Stelle. Questa volta “dopo aver preso visione degli ultimi bilanci della Cassano Magnago servizi”, forniti dalla stessa Cms su richiesta dei pentastellati.
I dati, secondo M5S, confermano il buono stato di salute delle farmacie e per questo rende gli attivisti “rimangono ancor più fermi nell’opporsi al trasferimento della farmacia comunale di San Giulio da piazza Don Spina alla periferia nord della città”.
“I dati economici, pubblicati sul sito internet della società municipale, confermano infatti i nostri sospetti, in quanto rivelano un andamento positivo, nel 2017, in controtendenza rispetto alla media italiana. Tant’è vero che nella relazione sulla gestione dell’anno scorso, firmata dall’amministratore unico della Cms quasi cinque mesi fa, il 31 maggio 2018, si legge che nel settore ricette, interessato a livello nazionale da un calo dell’1,9%, le farmacie comunali di Cassano Magnago hanno invece registrato un aumento dell’1,47%. Ancor meglio, si apprende dallo stesso documento, «sono andate le vendite dei prodotti non soggetti a prescrizione». I ricavi complessivi, tra il 2015 e il 2017, sono così cresciuti, «anche a fronte di maggiori giornate lavorative”.
“Dal bilancio della Cms emerge inoltre che, dal 2016 al 2017, gli utili netti sono aumentati di più del 50%. Davanti a numeri del tutto positivi, rimaniamo pertanto esterrefatti di fronte alla decisione di spostare la farmacia comunale numero 1, ignorando le oltre 1.500 firme raccolte tra i cittadini cassanesi e le ripercussioni che questo trasloco avrà sul cuore della nostra città, agevolando la fuga delle attività economiche dal centro storico. Confermiamo perciò l’accorato invito che abbiamo rivolto all’amministratore unico della società a rassegnare volontariamente le proprie dimissioni”.
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