Parte da Saronno l’avventura di University of tennis
Dopo il grande successo del Trofeo Localiarreda Master Cup che si è tenuto allo Sporting Club lo scorso 30 giugno, sabato 29 settembre è stato presentato alla stampa il progetto University of tennis.
Antonio Altobelli ha aperto la conferenza stampa con la presentazione del progetto University of tennis; cos’è, come funziona e perché, partendo dal presupposto che in Italia, c’era bisogno di creare un sistema di promozione della cultura del tennis.
«Quello che ho sempre creduto che mancasse nel nostro Paese, per dare nuovamente vita ad uno sport che ci ha fatto conoscere in tutto il mondo, attraverso la passione e l’impegno di grandi tennisti e che oggi per molti aspetti è solo tecnica, è la comprensione di come poter ottenere dei risultati ulteriori organizzando questo sport con una metodologia imprenditoriale e cultura sportiva – ha dichiarato Altobelli – il progetto University of tennis è nato proprio per cercare di trasmettere ai giovani i valori, le sensazioni e le emozioni che in primis ho io provato in campo, nel corso della mia carriera e che oggi vorrei che anche gli altri provassero, per appassionarsi veramente a questo sport. Solo con la tecnica questo non può avvenire. Ma il progetto è nato anche per far partecipare i circoli alla divulgazione della cultura del tennis, attraverso un loro diretto coinvolgimento nelle attività di University of tennis».
«Per prima cosa mi preme rilevare che queste iniziative mi piacciono particolarmente, perché mi fanno comprendere che esistono persone che amano il tennis come lo amo io» ha continuato Marco Gilardelli ex tennista professionista e Presidente International Club Italia che ha introdotto temi di attualità del mondo del tennis in Italia e all’estero. «Sono stato definito “il più dilettante dei professionisti di tennis” proprio perché ho sempre praticato questo sport per amore, conscio e riconoscente di quanto lo sport ti dà, di quanto lo sport arricchisce la tua persona. Quando trovo persone come Antonio Altobelli , che dopo aver giocato a livello professionistico, infonde nell’insegnamento tutto il suo amore per lo sport, la sua voglia di restituire agli altri quello che lo sport gli ha dato, non posso che essere felice».
La serata a cui hanno partecipato molti volti del tennis come Luca Bottazzi, ex professionista, docente universitario, opinionista che nel suo intervento si è invece focalizzato sui cambiamenti culturali necessari per realizzare un “sistema tennis” che coinvolga in maniera più coinvolgente i differenti fruitori di questo sport.
Emozionante la testimonianza di Roberto La Barbera, campione paralimpico italiano e neo campione mondiale master di salto in lungo che ha raccontato quanto lo sport sia stato importante, dandogli la forza e l’energia per superare la sua disabilità.
Al termine della conferenza, dopo il “Premio alla carriera”, ai migliori protagonisti del tennis italiano Davis- Man che sono entrati a far parte della storia internazionale e la consegna della “Vip card membership” che garantirà all’elite dei tennisti senior un ruolo da protagonisti all’interno dei servizi proposti dalla University of tennis, la serata si è conclusa con una Cena di Gala a scopo benefico a favore della Onlus Dynamo Camp.
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